Ignara, mi recai all’appuntamento in sella al mio fido Aldo (la mia pluri-citata bici) e aspettai a cavalcioni con un ginocchio più in alto sul pedale alzato appositamente per poggiare il dorso della mano in modalità chat whatsapp, e l’altro piede ben piantato a terra onde evitare capitomboli in piazze troppo affollate con eventuali figure di shit.
Tutt’a un tratto arriva il mio amico e mi fa: “Anche te in bici eh? Fa figo ora”.
Due sono state le riflessioni immediate: 1) “Zio, vado in bici da quando i tuoi non avevano ancora pensato di concepirti”. Da quando con le quattro ruotine bianche m’attraversò quel serpente che mi fece capitolare rovinosamente a terra con relativi rivoli di sangue, il bastardo. Età: give me five. 2) Non ho la bici a scatto fisso, non sono una figa.
Poi quando sono arrivata a casa mi sono attaccata ad Instagram e ho capito che è da lì che la gente decide cosa è figo e cosa no.
Ho fatto un elenco: