Blog NordovestCLIL: Rivoluzione linguistica a scuola. Piemonte primo.

C’è una rivoluzione in atto nella scuola, di cui poco si parl,a ma che dovrebbe essere posta all’attenzione di famiglie e studenti. E’ il CLIL, l’insegnamento di una disciplina "non linguistica" in...

C’è una rivoluzione in atto nella scuola, di cui poco si parl,a ma che dovrebbe essere posta all’attenzione di famiglie e studenti. E’ il CLIL, l’insegnamento di una disciplina “non linguistica” in una lingua straniera. E’ legge dello stato. Da quest’anno sono partite le terze dei licei linguistici con una materia nella prima lingua straniera,inglese, l’anno prossimo partiranno le quarte dei linguistici con una seconda materia nella seconda lingua e dal 2014-2015 tutti i licei e gli istituti tecnici dovranno prevedere fino al 50% di una materia in lingua straniera.
Cosa sta capitando? Siamo i soli in Europa? Evidentemente no. Da alcuni anni l’Europa lavora sul CLIL ma l’Italia è il primo stato ad averlo reso ordinamentale. Il rischio immediatamente palese è duplice: il primo riguarda l’apprendimenteonto della materia, l’altro la preparazione linguistica dei docenti. Sull’ultimo aspetto mi sento di rassicurare i discenti poiché il MIUR ha messo in campo cospicue risorse economiche per formare i docenti che stanno rispondendo con soddisfazione all’immersione metodologico-linguistica. Sul primo aspetto invece vorrei contrapporre un aspetto positivo, l’introduzione del CLIL sottolinea un cambiamento di rotta nell’apprendimento delle lingue straniere: se fino al 2010 si puntava a mettere lo studente in situazione di comunicazione per apprendere una lingua, perdendosi tra disperanti minidialoghi di vita di classe e adolescenziale, ora si punta a costruire situazioni di linguaggi specifici che i ragazzi si troveranno ad affrontare nel futuro percorso di studio e lavorativo. Una rivoluzione nella scuola che avrà implicazioni anche nei percorsi universitari. GLi atenei non potranno ignorare la richiesta del mondo dell’istruzione e dovranno iniziare a proporre anch’essi parte di dicipline in lingua straniera. Il pIemonte è in testa alle rgioni italiane: stanno terminando i percorsi metodologici per 90 docenti e partiranno quelli linguistici da settembre. Previste altre tornate fino alla solida formazione dei nostri professori. Pronti alla sfida? cosa ne pensate? scrivetemi

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