Anche i sassi de La Verna e relativi muschi e licheni sanno che per essere una fashion blogger doc ci vogliono dei requisiti. Uno, per esempio è quello di fare marchette pur di avere il golfino d’acrilico a pallini che c’hanno tutte e che pare tanto bello, un altro è quello di portare i capelli bicolor (li chiamano shatush, e dicono che come li fa Coppola non li fa nessuno) e non pettinati, e un altro ancora è fare finta di essere street.
Tralascio i requisiti delle foto pseudo casuali con mano destra vicino alla bocca che fanno, dicono, tanto secsi, e quello delle maglie con le scritte (MSGM o Cèline sono i nomi in pectore più gettonati) per focalizzarmi su ciò che è la base per essere una blogger vera.
La base su cui una squinzia che si spara pose, il mattone senza cui non può sussistere, proprio come per il triangolo scaleno e il rettangolo, è il fidanzato.