Accadde DomaniLe stranezze del Sole 24 ore: licenziano Tamburini ma non i responsabili del crollo del gruppo.

"Nell'ambito della riorganizzazione delle news del Gruppo 24 ORE il direttore del Sole 24 Ore, Roberto Napoletano, e' stato designato alla direzione di Radio 24 e dell'agenzia di stampa Radiocor. L...

“Nell’ambito della riorganizzazione delle news del Gruppo 24 ORE il direttore del Sole 24 Ore, Roberto Napoletano, e’ stato designato alla direzione di Radio 24 e dell’agenzia di stampa Radiocor. Lo affiancheranno, come vicedirettori esecutivi, Sebastiano Barisoni alla radio e Lorenzo Lanfrancone all’agenzia. L’azienda ringrazia Fabio Tamburini per l’importante e qualificato contributo assicurato in questi anni nello sviluppo di due testate giornalistiche strategiche nel sistema”. Con queste poche righe ieri sera al Sole 24 ore si è consumata una delle tante stranezze che devastano da tempo l’editoria italiana. Il consiglio di amministrazione del gruppo il Sole 24 ore per fronteggiare la pesantissima crisi che attanaglia il colosso editoriale controllato dalla Confindustria ha deciso di liquidare l’unico direttore, Fabio Tamburini, che era riuscito a portare in pareggio i conti di Radio 24. Tutti i poteri saranno concentrati su Roberto Napolitano e come si evince dal comunicato la direzione effettiva della radio passerà a Sebastiano Barisoni mentre quella di Radiocora Lorenzo Lanfrancone.

Il sospetto che viene subito è che con questa fusione de facto di Radio 24 e Radiocor il cda abbia voluto ammorbidire le pesantissime perdite che il Sole 24 ore ha subito in questi ultimi 2 anni sia in termini di introiti pubblicitari, sia in termini di vendite sia in termini di perdite complessive di tutto il gruppo. Badate bene che si parla di 40 milioni di perdite nel 2011 e di 48 milioni nel 2012. Cifre da brivido che sono state fronteggiate con un provvedimento singolare: il licenziamento dell’unico giornalista che aveva contribuito al risanamento. Casomai dovevano essere penalizzati coloro, manager e direttori di giornali, che in questi ultimi due anni hanno la responsabilità di aver fatto crollare le vendite, gli abbonamenti e la credibilità del quotidiano.