THE BLAIR MUM PROJECT: blog di una mamma (e figlia) a LondraLove boat.

E' tutto assolutamente inequivocabilmente e perfettamente sotto controllo. Ho iniziato a Firenze facendomi due buchi nelle orecchie. Poi ne volevo uno al naso. Poi mi sono messa i tacchi 12 e ho ba...

E’ tutto assolutamente inequivocabilmente e perfettamente sotto controllo. Ho iniziato a Firenze facendomi due buchi nelle orecchie. Poi ne volevo uno al naso. Poi mi sono messa i tacchi 12 e ho ballato fino alle 3 del mattino, persino i fotografi mi hanno fatto i complimenti (mi ero dimenticata dell’Italia e degl’Italiani). Poi ho prenotato Parigi, Barcellona, Firenze. Da sola ovviamente. Poi ho traslocato e a breve arriva la macchina nuova. Si direbbe io sia un uomo, sui 50 e in piena crisi matrimoniale.

Ma non è così. Sappiatelo.

Inannzitutto non arrivo a 40 e ne dimostro 25. Sia chiaro. Poi sono una di quelle persone che tutti odiano, felice della vita. Non sono completamente rintronata ma terribilmente succube della primavera, del sole, della pelle nuda e liscia, del caldo, del sudore profumato, dei ghiaccioli, dei prati verdi, degli sguardi, delle labbra, della voce che sussurra, delle mani. Detto questo, oggi l’uomo dei numeri mi ha mandato un file excel col timing del tralsoco (cioé cosa succede giorno per giorno, cassetto per cassetto) ed io l’ho amato come mai. Quindi, sono strana. Perché amo l’organizzazione, la chiarezza e i numeri. Così poi posso essere disorganizzata, poco chiara e odiare il mio conto in banca.

Qua a Londra splende il sole e il mondo si sveste, indossa occhiali da sole e fuma sigarette bevendo birre. Siamo appena stati in Italia dove invece si sorseggiava vin brulé dal freddo che faceva. Quando sono partita ho guardato l’uomo dei numeri come a chiedergli il permesso di versare due lacrimucce. Ero felice e libera, di nuovo, e tornare a Londra significava routine casa-lavoro-famiglia, una tripletta che suona sempre male, anche se amo il mio lavoro, la mia casa vecchia e quella nuova, e la mia famiglia.

Little Miss Sunshine ha perso 2 denti, compiuto 5 anni e scritto 4000 parole. Il suo cervello continua a galoppare ad una velocità impressionante. Pronuncia frasi del tipo “mamma sono operativa” oppure “mamma non pensare con la tua testa, ma con la mia solo così potrai capirmi” e ancora “perché in Cina non rispettano i diritti umani” e via discorrendo. Secondo me, Mr. Steve Jobs ha creato l’iPhone per rispondere in tempo reale alle domande dei suoi nipoti e non sentirsi idiota. Adesso capisco perché essere un genitore è un compito difficile. Puoi solo fare peggio. Considerando che Apollo è l’amico immaginario di Viola e che io degli Dèi greci so poco o nulla, Google mi dà una gran mano. Per il compleanno di Little Miss Sunshine ho ricevuto qualcosa come 80 messaggi via Facebook, cosa che non succede neanche per il mio di compleanno. Allora ho fatto un video di lei che ringraziava tutti. Ed ecco altri 80 messaggi per il video. Ormai Little Miss Sunshine è pop e mi odierà tutta la vita per questo. Ma io sarò già scappata in Messico, lei farà l’università e andrà dallo psicologo a sparlare di me. Coi miei soldi.

Voglio un week end d’amoooreeee in barca a velaaaaaaaaaa, ma possibile non succeda, non me ne capacito.

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