E se la Boccassini oggi lo assolvesse a sorpresa?
E se di colpo sopra “la legge è uguale per tutti” si calasse lo striscione “scherzi a parte”?
All’improvviso partirebbe la musica conviviale del gentil Apicella, entrerebbero le cortigiane ad honorem Minetti, Ruby, Fico, il gatto e la volpe Lele ed Emilio, una cordiale Veronica che rinuncia agli assegni in cambio di una serena vecchiaia vedendo crescere i nipotini.
Tutti che si mettono in cerchio, applaudendo e ridendo al suono di un “bravo, bravo!”
Silvio avrebbe un infarto e verrebbe eliminato.
Invece sarà condannato oggi pomeriggio e perciò noi condannati ad averlo ancora influente nei governi dei prossimi anni, con i suoi Verdini, Cicchito, Santanchè e combricola… O conoscendo le sorprese a cui ci ha abituati e la forza di Silvione da Arcore magari addirittura nuovamente premier.
Politicamente è finito da un pezzo, non ha nulla da dire e non ha nemmeno un entourage di eredi carismatici o con contenuti. La maggior parte del suo elettorato non lo voterebbe più.
Ma c’è un ma.
La sinistra (non tutta) lo vuole continuare a distruggere raccogliendo invece l’esatto opposto, fornendo a questo zombie gli unici motivi per cui fargli prendere voti, consenso e simpatie: i nemici.
Twitter @gioviravetta