Fermate le rotative, stoppate le condivisoni (che a quest’ora son più di ottomila, roba che i nostri bloghetti se le sognano). Il pezzo di Gramellini di oggi, cui continuiamo a voler bene comunque, è semplicemente sbagliato, o esageratamente populista. Non è vero che, per accedere alle misure straordinarie varate dal governo per promuovere l’occupazione giovanile, occorre esser non diplomati. È, quella della mancanza del titolo di scuola media superiore, solo una delle tre condizioni che caratterizzano i destinatari degli incentivi – su cui l’editorialista calca la mano. La più rilevante, evidentemente, è quella che riguarda chi non abbia un “impiego regolarmente retribuito da almeno sei mesi”. Già ieri la faccenda era stata ampiamente chiarita: anche su Twitter, dal prof. Michele Tiraboschi, tra gli altri, e dall’account ufficiale di Palazzo Chigi. Gramellini è comunque in ottima compagnia: anche Beppe Grillo era caduto nella trappola, ma ha editato il post sul blog con una disinvoltura preoccupante.
27 Giugno 2013