Sandro Bartolomeo, sindaco appena eletto di Formia, ha fatto affiggere sui muri della città dei manifesti in cui, stigmatizzando i comportamenti scorretti da parte di alcune persone nelle vicinanze del cadavere della turista russa morta sulla spiaggia, chiede scusa a tutti e lista a lutto la bandiera cittadina.
Le foto a cui allude il Sindaco mostrano e sottolineano l’indifferenza di alcuni ragazzi che continuano a giocare a racchettoni o che “amoreggiano” vicinissimi al cadavere dell’anziana turista morta per malore, nelle acque della cittadina laziale e che sono state pubblicate da tutti i quotidiani nazionali e stranieri, e mostrate a più riprese dai telegiornali,
Una lettera inviata a Dagospia insinua però qualche dubbio. Scrive, infatti, Alessandro: “Caro Dago (….) i giornali si sono bevuti la notizia del morto a Formia con la gente che continua ad amoreggiare o a giocare a racchettoni (…) esistono due foto esattamente identiche del “morto”, una con il mare dietro, e l’altra con la spiaggia dietro. Si tratta o di un fotomontaggio o addirittura di uno scherzo“.
Nessun dubbio neanche per el-mariachi che sul sito di Latinatoday scrive: “ Era un fotomontaggio per rendere la notizia più allettante per i lettori e per farlo si è gettato fango sui cittadini formiani.
Realtà o fantasia? A Formia si è aperto un dibattito anche aspro. C’è chi condivide e chi no il gesto del Sindaco. E c’è chi le scuse le vuole invece dai giornali che hanno pubblicato quelle foto:“ sicuramente scattate con l’ intento di far sembrare quello che in realtà non è. Sono foto ricercate e qualsiasi fotografo può confermare”, scrive Roberto su facebook in risposta al post del Sindaco.
Ma tra le righe e i commenti del famoso social network, cominciano ad uscire anche le testimonianze di chi invece su quella spiaggia c’era.
Rosa Di Schino, una signora di Formia, racconta dettagliatamente al sito di telefree, come si sono svolti i fatti su quel tratto di mare “Io c’ero su quella spiaggia – scrive – e posso assicurare che nessuno dei presenti è stato del tutto indifferente. C’erano delle persone intorno che si alternavano a fare il massaggio cardiaco alla signora, il bagnino le faceva la respirazione, alcuni le reggevano le gambe e altri addirittura le mantenevano la mano. Una signora era costantemente in contatto con il 118 che dava indicazioni su come comportarsi…
Io, quando è stato constatato il decesso, ho proposto di recitare il Santo Rosario. Penso – continua Rosa – che quello che si poteva fare è stato fatto, e le televisioni hanno voluto far vedere solo quello che hanno voluto.”
Le fa eco Annarita Bianco, sempre su FB: “Io c’ero e vi assicuro che la storia è completamente diversa. Non c’era assolutamente un clima gioioso sulla spiaggia. Le persone erano pochissime visto che erano le 13,30 di lunedì. Perché nessuno ha raccontato dei due anziani che si sono tuffati per soccorrere la signora e degli altri che hanno cercato di rianimarla? Nessuno si era accorto che stesse poco bene in acqua. All’improvviso ha chinato la testa. Eravamo tutti impietriti…. Questa storia bisogna smentirla –ribadisce con forza Annarita – io non ho visto nè coppiette che si baciavano, nè persone che giocavano a racchettoni. E’ sicuramente un fotomontaggio. Di tutta questa storia la cosa più squallida è che il cadavere è rimasto sulla spiaggia per circa un’ora”.
Testimonianze contro, dunque. Chi ha ragione? Se è accaduto come raccontano queste persone, la domanda da porsi è: Perchè? Una risposta ce l’aspettiamo tutti..nella prima e nella seconda versione. E’ importante sapere che quanto accaduto su quella spiaggia, la solidarietà umana e la pietas non abbiano abdicato a favore di atteggiamenti di indifferenza, insensibilità o addirittura di cinismo.