La ripartenza in Commissione Finanze della Camera della legge delega per la riforma del fisco è un’ottima cosa, ma non deve ingenerare false speranze.
Per noi di Scelta Civica, che della passione riformista facciamo il dna della nostra azione politica, l’attuale testo costituisce più una pregevole manutenzione straordinaria del sistema fiscale esistente che non una sua vera riforma verso equilibri significativamente nuovi.
In Parlamento e all’interno della stessa maggioranza di governo ci batteremo per farlo evolvere il più possibile in un testo realmente capace di traghettare il nostro sistema fiscale verso un fisco concepito per lo sviluppo del Paese e per l’equità tra i cittadini.
Per noi, un fisco attento allo sviluppo del Paese mette al centro:
– il lavoro e la produzione, tassando di meno i redditi di lavoro e le imprese che danno lavoro e che fanno innovazione;
– la famiglia, dando aiuti concreti a chi ha figli o provvede alla cura di disabili e anziani;
– l’occupazione giovanile e femminile, agevolandone in modo particolare l’assunzione o l’avvio di attività imprenditoriali o professionali.
Fare questo significa concentrare le risorse disponibili anzitutto sui seguenti interventi:
– riduzione del cuneo fiscale a vantaggio dei lavoratori, mediante incrementi delle detrazioni per redditi di lavoro dipendente
– progressiva abolizione dell’IRAP, a partire dalla defiscalizzazione del costo del lavoro
– incremento delle detrazioni per figli, disabili e anziani a carico
– sfoltimento della giungla di incentivi e agevolazioni, a favore della loro concentrazione su giovani, donne e attività di ricerca e sviluppo
Queste sono le vere priorità di riduzione della pressione fiscale per chi ha a cuore il futuro di lungo periodo di questo Paese più del proprio tornaconto elettorale di breve periodo.
Tassare di meno le persone, senza dover tassare ancora di più le cose, grazie a una politica di tagli di spesa mirati, di lotta all’evasione per ridurre le imposte ai cittadini e non per fare ulteriore gettito per lo Stato, di reinvestimento di parte dei frutti dell’attesa ripresa economica e, grazie anche ad adeguati piani di dismissione dei beni pubblici, della riduzione del costo del debito.
Per noi, un fisco attento all’equità tra i cittadini mette al centro la lotta all’evasione fiscale, senza cadere in esasperazioni vessatorie che trasformano l’efficienza in ferocia.
Fare questo, significa ripristinare anzitutto la certezza dei diritti del contribuente e del diritto tributario, agendo poi con equilibrio e determinazione su tutte le fasi della filiera del rapporto tra fisco e contribuente:
– gli adempimenti di comunicazione, dichiarazione e versamento, cercando la via della massima semplificazione, anche attraverso la leva della fatturazione elettronica;
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– l’accertamento delle imposte da parte dell’Amministrazione finanziaria, mettendola nelle condizioni di disporre di poteri di indagine anche molto invasivi per poter scovare e provare in modo efficace eventuali evasioni ed elusioni, ma proprio per questo riducendo le troppo numerose presunzioni che oggi trasformano il contribuente in un evasore fino a prova contraria da parte sua;
– la riscossione coattiva dei tributi, rifuggendo da populismi finalizzati a indebolire in modo ingiustificato la macchina della riscossione, ma differenziando in modo adeguato i poteri coercitivi a disposizione del fisco, a seconda del fatto che il mancato versamento delle imposte sia frutto di vere e proprie frodi, occultamenti di basi imponibili, contestazioni pendenti di elementi comunque dichiarati dal contribuente, fino ad arrivare al caso in cui tutto è stato fatto in modo trasparente ed è un puro e semplice, quanto drammatico, caso di mancanza di liquidità
– la giustizia tributaria, aumentandone la qualità tecnica ed anche l’efficienza, per consentirle di rimanere al passo con i tempi più veloci della riscossione in pendenza di giudizio.
Meno spesa per meno tasse per meno evasione uguale più efficienza per più reddito disponibile per più equità.
Questa è l’equazione che cercheremo di portare avanti e difendere con determinazione, consapevoli di muoverci in un mondo politico in cui fino ad oggi solo per pura casualità è talvolta capitato che due più due facesse quattro.
Questa è l’equazione che cercheremo di portare avanti e difendere con determinazione, consapevoli di muoverci in un mondo politico in cui fino ad oggi solo per pura casualità è talvolta capitato che due più due facesse quattro.
Tratto dal sito di Scelta Civica
Enrico Zanetti, Vicepresidente Commissione Finanze della Camera e Responsabile fisco e finanze Scelta Civica