Piccolo Spazio VitaleClaudia vs Stampa: stavolta tocca a Il Secolo XIX

  Ormai sapete che io, ogni tanto, litigo con i giornalisti italiani. Vi ricordo questo "contro" TuStyle e questo su Simone Marchetti. Stavolta è il turno del Secolo XIX che da da mangiare a Marco ...

Ormai sapete che io, ogni tanto, litigo con i giornalisti italiani. Vi ricordo questo “contro” TuStyle e questo su Simone Marchetti. Stavolta è il turno del Secolo XIX che da da mangiare a Marco Cubeddu (mi chiedo, a questo punto, perchè), mente che ha partorito l’articolo origine di questa mia risposta.

Ragazze in shorts, vi siete viste?

A prima lettura, mea culpa, avevo preso troppo sul serio il tono provocatorio della Grande Mente, capisco che chi scrive per fare soldi e richiamare visite, deve necessariamente (no, non è vero) usare un tono che desti scandalo. Amen, lo abbiamo capito.

Quello che non capisco e che non approvo è che si usi questo tipo di tono su temi delicati che vanno trattati in una determinata maniera e non provocatoriamente citando (scusatemi, ma credo sia uno dei più vecchi escamotage di questa terra citare frasi attribuendole a persone diverse da se stessi) presunti discorsi di amiche definendole “non bigotte”. Qual è il soggetto dell’articolo? Ragazzine di 13-14 anni che usano shorts, anzi minishorts (Cit.) troppo corti secondo la GrandeMente.

“non possono lamentarsi se poi le stuprano”
Ora, che lo abbia detto l’amica della zia della sorella del cugino del nonno me ne frega una mazza. Qualcuno lo ha detto, qualcuno lo ha riferito e si è preso la briga di pubblicare questa frase su una testata nazionale. Lascio stare la parte che prevede il coinvolgimento di una redazione che tecnicamente dovrebbe approvare i contenuti.

Bene.

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