C’era una volta Alessandro Cecchi Paone, giornalista che aveva deciso di dedicarsi alla divulgazione scientifica, la più nobile fra tutte le ambizioni giornalistiche. Conduceva programmi dedicati alla diffusione della cultura e della scienza, programmi spesso di successo come “La Macchina del Tempo” programma cult degli anni ’90.
Sono anni che “La Macchina del Tempo” non c’è più e non c’è più neanche quel Cecchi Paone. In realtà, secondo quanto riportano le sue biografie in giro sul web, continuerebbe ad occuparsi ancora di scienza in tv, ma in quanti associano ancora il suo nome alla divulgazione? Pochi, pochissimi, praticamente i più sono convinti che ormai l’ex giornalista si dedichi ad altro.
Alessandro Cecchi Paone ha scelto di tornare alla ribalta delle cronache sempre con il solito argomento: i gay segreti. In qualsiasi intervista deve sempre far sapere al mondo che in un determinato gruppo ci sono degli omosessuali: nel corso degli anni ha reso noto che la tv è piena di conduttori gay, poi ci ha riferito un ministro berlusconiano potentissimo (ora fatto fuori) omosex, di due giocatori della Nazionale (più un bisessuale), di un ministro nell’esecutivo Monti, di numerosi parlamentari del PDL, di due ex premier. Ora aspettiamo la rivelazione sulla presenza di gay incogniti anche nell’attuale consiglio dei ministri. Seguendo ovviamente sempre lo stesso copione: parlare per allusioni, far capire e non far capire, dire e non dire. Materiale perfetto per i giornali e i blog scandalistici che così possono aprire l’agognato sondaggio: “chi è il gay?”.
Per prima cosa verrebbe da chiedergli: ma lui queste cose come le sa? Se questi gay vivono tutti in incognito, come mai proprio a lui vanno a confidarsi, proprio a colui probabilmente lo rivelerà nella successiva intervista che farà? Nessuno sente la puzza di bufala? E poi tutto ciò a che serve?
Pseudo rivelazioni che non rivelano nulla e servono solo a stuzzicare le parti basse e la curiosità morbosa di chi si nutre di pettegolezzi. Oltretutto queste frasi non hanno mai stimolato nessuno dei presunti gay citati ad uscire allo scoperto.
Alessandro Cecchi Paone si batte da anni per i diritti degli omosessuali, affinché siano tutelati dallo Stato e rispettati dalla società e questa è una battaglia che gli fa onore. Perché poi sporcare queste lotte giocando a fare la serva pettegola?
La sessualità è un fatto privato e ognuno dovrebbe viverla come vuole. Va rispettato anche se decide di viverla in segreto. Certe battaglie si vincono con la cultura, non con i pettegolezzi…