Vanilla LatteIn riviera un festival per ricordare il poeta Pastonchi

"La poesia non potrà mai essere per tutti i lettori. È vero che ci sono poeti che sono venduti a decine di migliaia di copie, ma sono pochi e solo dopo aver raggiunto una particolare notorietà. Ma ...

“La poesia non potrà mai essere per tutti i lettori. È vero che ci sono poeti che sono venduti a decine di migliaia di copie, ma sono pochi e solo dopo aver raggiunto una particolare notorietà. Ma non è detto che questo valga ad aiutare il valore di un poeta. Quand’ero ragazzo un poeta che aveva un grande successo di pubblico e di lettori, era il Pastonchi; ed ora?”. Così scriveva il poeta Ugo Fasolo, rivolgendosi a Ferruccio Mazzariol – come riportato nel 1973 in “Più poesia signori critici” (da “La Fiera Letteraria”) – menzionando la figura di Francesco Pastonchi, grande giornalista, poeta e critico letterario del secolo scorso. Il quale, a sessant’anni dalla sua scomparsa, viene celebrato nel suo paese natale, quel piccolo gioiello sulla riviera di ponente che risponde al nome di Riva Ligure.

Aveva un grande successo di pubblico di lettori: e ora? Ora, l’Italia, sembra essersi dimenticata di Pastonchi. Anzi, digitando il suo nome sui motori di ricerca, con l’eccezione dei soliti risultati su Wikipedia (con una pagina non troppo dettagliata, peraltro), i risultati riportano due citazioni tutt’altro che lusinghiere nei suoi confronti, una di Alfredo Oriani (“Macché poeta, quello è un poppante di due quintali”) e persino di Giosuè Carducci (“Mai letto tanti brutti versi”). Tuttavia, a dispetto delle antipatie da parte dei due autori, Pastonchi, come confermato dalle parole di Fasolo, ebbe una carriera di tutto rispetto. Nato a Riva Ligure, in provincia di Imperia, il 31 dicembre del 1874 da padre toscano e madre ligure, fu allievo del noto poeta e aforista Arturo Graf all’Università degli Studi di Torino, ateneo dove, a partire dal 1935, ricoprì il ruolo (“per chiara fama”) di docente di letteratura e lingua italiana, prendendo il posto lasciato da Vittorio Cian. Giornalista e poeta, collaborò con il periodico “Il Venerdì della Contessa”, la “Gazzetta Letteraria”, la “Gazzetta del Popolo”, ma anche e soprattutto il quotidiano La Stampa, dal 1898 al 1902, e il Corriere della Sera, con il quale collaborò in veste di critico, fino al 1903. Sul fronte della poesia, Treccani riporta che “La sua poesia si svolse secondo modi parnassiani e soprattutto dannunziani, lontana da ogni vera intimità e sensualmente intesa alla ricerca della bellezza formale”. Tra i suoi massimi raggiungimenti, l’appartenenza alla Reale Accademia d’Italia.

Morì a Torino, nel 1953. E oggi, nel sessantesimo anniversario della sua dipartita, la località che gli diede i natali, che rimase per sempre nel suo cuore (al punto di chiedere di essere sepolto nel Santuario di Nostra Signora del Buon Consiglio), lo celebra, con una iniziativa in suo onore: il “Baleno Festival”, manifestazione promossa dall’Amministrazione Comunale di Riva Ligure che vede svolgersi quattro appuntamenti con altrettanti autori di fama nazionale. Una rassegna letteraria che prenderà il via con la presentazione de “Il faro delle lacrime” (2012, Frilli Editore), romanzo di Lorenzo Beccati, autore di Striscia la Notizia e celebre “voce” del Gabibbo, e che proseguirà il 16 luglio con la prima – e, finora, unica – data ligure del duo composto da Luigi Bisignani e Paolo Madron, per la presentazione de “L’uomo che sussurra ai potenti” (2013, Chiarelettere), in vetta alle classifiche di vendita e già giunto alla sua sesta edizione; Venerdì 19, sarà la volta del giornalista d’inchiesta Mario Giordano, direttore del canale all news di Mediaset Tgcom24, con il suo “Tutti a casa!” (2013, Mondadori); dulcis in fundo, a chiudere la parata di stelle della letteratura, Giovedì 25 Luglio, il noto matematico Piergiorgio Odifreddi, per il libro “Abbasso Euclide!” (2013, Mondadori).

“Francesco Pastonchi è certamente un patrimonio culturale che il Comune di Riva Ligure ha l’obbligo di preservare”, ha dichiarato l’Assessore al Turismo e Manifestazioni, Giorgio Giuffra. “Per questo motivo, in occasione di questa ricorrenza speciale, abbiamo deciso di organizzare questa rassegna che ha l’obiettivo di proporre appuntamenti letterari che si intersecano con temi di attualità”. Una iniziativa che forse non sarebbe stata accolta positivamente dai suoi detrattori Carducci e Oriani, ma che rende sicuramente giustizia alla figura del poeta-giornalista-critico, trovando apprezzamento anche dalle nutrite schiere di turisti e di visitatori che, in questa stagione, popolano la riviera ligure.