Umberto Bossi “Soldi per il Colosseo? Magari per buttarlo giù, là ci sono morti cento milioni di lombardi.. e io sono lombardo”.
Capite ora che l’obiettivo di una Repubblica Federale Italiana è una faccenda troppo importante per lasciare che un (definizione negativa a scelta del lettore) del genere possa anche solo per un momento continuare a macchiarla in questo modo?
L’ha già fatto per 20 anni, basta!
Così come Berlusconi ha fatto più danni a chi voleva davvero la rivoluzione liberale che agli statalisti (sia di estrema destra che di sinistra), Bossi ha fatto più danni a chi voleva un federalismo vero, ossia l’ unico mezzo per rendere le amministrazioni locali virtuose, più trasparenti e obbligare i politici ad affrontare un minimo il problema di accountability (parola che neanche esiste in italiano, per dire quanta tradizione abbiamo di responsabilità politica).
Bisogna cambiare tutta la classe dirigente vecchia e fallita, e bisogna farlo subito!
Tutte le uscite folli di questi anni, razziste, xenofobe, antimeridionaliste, da un lato hanno portato un sacco di voti e gloria al senatur e al suo partito, arrivando a raccogliere consensi che nessuno avrebbe potuto immaginare, ma hanno anche lacerato la tela che si doveva cucire in tutta Italia (perché solo così si può raggiungere qualcosa di tangibile) di una battaglia per il federalismo, portando esempi di repubbliche federali funzionanti abbandonando toni razzisti verso quella parte di italiani non padani che si devono convincere di quanto il modello federalista sia migliore di quella schifezza che ci ritroviamo.
E invece Bossi, ormai fuori da tutto, non perde comunque occasione per tacere.