Accadde DomaniEditoria: il digitale unica salvezza

Ospitiamo un articolo di Giorgia Bertoglio sulla crisi dei periodici   Il digitale sembra essere l’unica ancora di salvezza contro la crisi che attanaglia l’editoria, in particolare i periodici. Du...

Ospitiamo un articolo di Giorgia Bertoglio sulla crisi dei periodici

Il digitale sembra essere l’unica ancora di salvezza contro la crisi che attanaglia l’editoria, in particolare i periodici.
Due cifre ci confermano questo trend: Rizzoli Corriere della Sera (R.C.S.) -24,9%, Arnoldo Mondadori Editore -16,2%, mentre la diffusione on-line è pari a +4,7% per R.C.S. e +9,3% per Mondadori.
Il calo degli investimenti pubblicitari, -21,5% per R.C.S. e 20% per Mondadori, è stato il fattore che ha maggiormente contribuito alle perdite dei colossi dell’editoria e delle case minori, ma l’opzione digitale via web, come abbiamo visto, cala come manna dal cielo, aprendo uno spiraglio di luce aldilà del tunnel.

Sarà sufficiente l’avvento della tecnologia a riportare vita a questo mercato?

I dati forniti dall’ufficio stampa di R.C.S. ci dicono che i ricavi dell’area periodici “sono pari a 69,9 milioni di euro, -24,9% […], rispecchiando l’andamento del settore e la congiuntura economica recessiva […]. Si evidenziano i buoni andamenti del sito ioDonna.it e del portale Leiweb (oltre 70 milioni di pagine viste medie mensili, +40,6% rispetto al primo semestre 2012), anche favorito dalla partnership con Oggi.it, che triplica i ricavi […] registrando oltre 2.5 milioni di browser unici. Ottima performance per Max.it, in partnership con gazzetta.it e buona tenuta dei ricavi del portale AtCasa, che si conferma leader di mercato con oltre 600mila browser unici”. Questo andamento positivo ha inciso anche nella sottoscrizione degli abbonamenti alle testate digitali, aumentando i ricavi del 31%.
Sembrerebbe, quindi, che i consumatori abbiano effettuato un cambiamento di rotta, che l’attrazione per le novità tecnologiche e la recentissima invasione di smartphones e tablets abbiano inesorabilmente inghiottito i lettori nella navigazione 2.0, abbandonando di volta in volta la carta stampata.
Il gruppo Mondadori ha dovuto dire addio a ben cinque testate (Casaviva, VilleGiardini, Panorama Travel, Panorama Economy e Men’s Health) ed ha subito perdite pari al -16,2%, 117,9 milioni di euro, ma ha anche confermato un incremento delle vendite dei periodici femminili principali dovuto al recente restyling: Grazia +22,1%, Donna Moderna +25,6% e TuStyle +39,5%.
Anche per il colosso dell’editoria, comunque, la diffusione on-line è un grande appiglio a cui tenersi ben saldi – soprattutto per ottenere maggiori ricavi dagli investimenti pubblicitari -, infatti il loro ufficio stampa ci comunica che “i siti Internet dei principali magazine del Gruppo Mondadori hanno confermato nel corso del 2013, non solo la capacità di generare un traffico sempre crescente, ma anche di conseguire risultati in termini di raccolta pubblicitaria, in miglioramento del 9,3% rispetto al primo semestre 2012, ben oltre il trend di mercato (-0,3%, fonte Nielsen a maggio).” Le cifre parlano chiaro: Donnamoderna.it +8%, Grazia.it +14%, Panorama.it +51%.

Anche se internet ed il fascino delle nuove applicazioni possono produrre buoni guadagni, la sopraffazione della crisi lascia il mercato dell’editoria a “segno meno”.