Sogni di meritoLa senatrice assistente di Silvio “non è mai” in Senato

Ad onor del vero la senatrice "donna ombra" del Cavaliere in Senato una volta ci è andata. Solo una volta su 1204. Lo si vede su Openpolis, sito che ha come obiettivo la trasparenza dei nostri rap...

Ad onor del vero la senatrice “donna ombra” del Cavaliere in Senato una volta ci è andata.

Solo una volta su 1204.

Lo si vede su Openpolis, sito che ha come obiettivo la trasparenza dei nostri rappresentanti politici analizzando i numeri di presenze, votazioni, classifica tra i più produttivi e i più pigroni (o furbetti).

Sulla senatrice Mariarosaria Rossi, fedelissima di Berlusconi al punto da essere chiamata la “Gianni Letta donna”, i dati sono sconcertanti:

presente ad una votazione su 1204 (tasso di presenza dello 0,08%).

Potrebbero esserci gli estremi per denuncia di truffa ai danni dei contribuenti? Speriamo di sì.

La sen. Rossi sorride ai giornalisti

Il sito specifica che

“*Con assenza si intendono i casi di non partecipazione al voto: sia quello in cui il parlamentare è fisicamente assente (e non in missione) sia quello in cui è presente ma non vota. Purtroppo attualmente i sistemi di documentazione dei resoconti di Camera e Senato non consentono di distinguere un caso dall’altro. I regolamenti non prevedono la registrazione del motivo dell’assenza al voto del parlamentare. Non si può distinguere, pertanto, l’assenza ingiustificata da quella, ad esempio, per ragioni di salute.”

Quindi è probabile, si spera, che la senatrice sia stata presente anche altre volte ma di sicuro a non fare il lavoro per cui noi la paghiamo con lo stipendio di senatrice.

Consiglio a Berlusconi, che parla di taglio agli sprechi e di licenziamento di dipendenti pubblici fannulloni (ben venga):

se dopo 20 anni di promesse tradite facendo tutt’altro, iniziate miracolosamente a fare ciò che è coerente alla vostra posizione politica, partite facendo dimettere l’invisibile ed inutile senatrice Rossi. Se non volete mandarla nel mondo del lavoro reale assumetela nel PDL come membro dell’ apparato.

Tanto sempre soldi pubblici sono, dato che al finanziamento ai partiti il PDL non ci ha rinunciato.

Ma almeno non fate la cresta, facendoci anche pagare il bonus ai vostri funzionari di partito che si spacciano per parlamentari.

twitter @gioviravetta

La sen. Rossi e Francesca Pascale

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