Sogni di meritoNel 2014 Berlusconi “Abolirò la Service tax”

Premessa 1: ovvio che tra le varie altissime ed incivili tasse italiane l'Imu era, forse, la meno insensata e la meno subdola (nonostante avessimo un catasto "antico" e un modo di calcolarla ingius...

Premessa 1: ovvio che tra le varie altissime ed incivili tasse italiane l’Imu era, forse, la meno insensata e la meno subdola (nonostante avessimo un catasto “antico” e un modo di calcolarla ingiusto, sbagliato ed iniquo) ed inoltre la meno dannosa sull’economia (l’ IRAP invece nessuno la tocca, quasi nessuno la cita ed è la disgrazia delle nostre imprese, il vero gigantesco spread dell’economia reale).

Premessa 2: la copertura dell’eliminazione di tale tassa per quest’anno non è stata ben precisata ma sembra assoldato che, almeno nel 2013, ci saranno tagli di spesa. Quali non è ancora dato saperlo, di certo il 20% di auto blu in meno e qualche aereo di stato tolto da Letta non bastano, (anche perché il risparmio degli aerei era stato subito riutilizzato per prendere altri aerei per spegnere gli incendi). In ogni caso l’Imu 2013 verrà coperta anche da tasse maggiori sul gioco. Anzi, in più puntano anche sulla tassazione indiretta, come un maggiore gettito iva dato dal pagamento dei debito PA per 10 MLD di euro. In un modo o nell’altro, sempre tasse sono. Ma siamo in Italia, ci siamo fatti il callo.

Premessa 3: la copertura dal 2014 in poi verrà trovata creando una nuova misteriosa “Service Tax”, di cui non si sa nulla se non che, avendo questa un nome più carino della triste Imu e seguendo la ferrea legge di Murphy, potrebbe essere terribile. Lunico rumor positivo su di essa è che dovrebbe prendere la destinazione che era all’inizio quella dell’Imu: i soldi rimarrebbero veramente ai comuni di competenza per i “servizi” – da lì il nome- non andando ad incrementare quel buco nero che è la spesa pazza centralizzata di Roma. In più, essendo una tassa di scopo, dovrebbe essere un minimo più trasparente agli occhi dei cittadini nel sapere quanti dei propri soldi finiscono su un progetto e quali su un altro, potendo analizzare meglio se le cose sono fatte bene o meno e di conseguenza premiare i propri amministratori rivotandoli oppure cazziandoli e votando i rivali. (Ma chi vogliamo prendere in giro? In Italia si vota a destra se da bambino se battezzato in famiglia a destra, a sinistra se il contrario. MAI cambiare parte per premiare o punire chi ti delude, MAI!) .

Dopo queste 3 premesse per nulla rosee, devo dire comunque che non posso dirmi non felice per l’eliminazione di uno dei tanti salassi di cui i poveri contribuenti italiani sono vittime.

Se Dracula vuole succhiarmi ogni settimana 3,5 litri di sangue e decide di colpo di non succhiarmene mezzo litro, non possiamo non dirci un poco sollevati. Per quanto faccia malissimo anche con 3 litri tolti e perciò questa pietà concessa dall’alto non sia la vera soluzione.

Ma dobbiamo accontentarci e festeggiare per l’eliminazione di una tassa. Nonostante sia la meno urgente e nonostante non si sappia che verrà in futuro.

Anche perché gli italiani non protestano mai per le tasse. Mai.

Gli italiani scioperano per “se non ora quando” e per dove mette il pisello Berlusconi, per l’acqua “pubblica” (?!) che deve rimanere in mano agli inefficienti partiti e amici degli amici, per la pace (solo quando il presidente è Bush, non quando lo è il buon Obama, premio Nobel per la pace sulla fiducia) ma non scioperano mai per dire “ABBASSATECI L’IRPEF!”, “TAGLIATE GLI SPRECHI” o meglio ancora “ELIMINATE L’IRAP” o “ABBASSATE L’IVA”. Tutte cose decisamente più importanti per vivere sereni e senza acqua alla gola ogni fine mese. Cose fondamentali per provare a non vedere il chiudere quotidiano di imprese che fanno aumentare la disoccupazione a ritmi insostenibili.

E quindi, quelli che la pensano come me, devono chiudere gli occhi, tapparsi il naso e festeggiare col sorriso per l’eliminazione di una tassa con pseudocopertura misteriosa imprecisata di tagli sulla spesa!

Il problema è che, tornando con i piedi per terra, non sarà nulla di tutto ciò. L’Imu cancellata sarà coperta da tasse, i tagli per quanto annunciati non ci saranno.

Il pdl e Silvio intanto incassano la loro vittoria di eliminazione dell’IMU che verrà coperta dalla Service Tax, la quale non sarà nulla di quanto auspicato.

Sarà la solita tassa stupida che andrà quasi completamente a Roma-mani bucate e che sarà calcolata ad cani cazzium.

Ma ogni tanto è bello sperare che anche in Italia le cose possano cambiare… ma per quanto mi sforzi, sento in lontananza dagli studi di Porta a Porta un Berlusconi in campagna elettorale 2014 “Se gli italiani vorranno premiarmi, io abolirò la Service Tax”.

E chi osa pensare il contrario?

twitter @gioviravetta

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