Finalmente è disponibile su YouTube un video molto istruttivo, interessante e che, secondo me, può essere d’aiuto per ognuno di noi a farsi un’idea su cosa sia la vera libertà a cui dobbiamo tendere e come fare per raggiungerla.
Sto parlando della prima puntata di Free To Choose, una serie di dieci puntate in cui il premio Nobel Milton Friedman spiega quanto sia importante la libertà degli individui all’interno della società e quanto essa sia connessa sia alla libertà economica che vi è una nazione, sia alla dimensione che il governo assume in quel sistema.
L’ IBL (Istituto Bruno Leoni) ha tradotto e sottotitolato tutte le dieci puntate. Le farà uscire una volta alla settimana e questa settimana ha caricato sul suo canale la prima, intitolata “The Power of the Market”.
Consiglio questo video (e anche le prossime 9 puntate a tutti), senza pregiudizi ideologici.
Tutti possiamo imparare qualcosa dagli altri, anche se inizialmente non la pensano come noi.
Anche questo è il mercato: persone che si scambiano opinioni ed idee liberamente, solo perché hanno voglia di farlo.
Buona visione e buon cammino verso più libertà!
“La libertà umana e politica non è mai esistita e non può esistere senza una buona quantità di libertà economica.
Quelli di noi che hanno la fortuna di essere nati in una società libera tendono a dare la libertà per scontata, di considerarla lo stato naturale dell’umanità… non lo è.
E’ una cosa rara e preziosa.
La maggior parte dei popoli nel corso della storia, la maggior parte dei popoli oggi, ha vissuto nelle condizioni di tirannia e miseria, non di libertà e prosperità.
La più chiara dimostrazione di quanto valore le persone diano alla libertà è nel modo in cui votano con i piedi quando non hanno la possibilità di votare.”
“Non credo sia corretto porre la questione in termini degli industriali contro il governo.
Al contrario, uno dei motivi per cui sono a favore di meno stato è perché quando si ha più stato gli industriali ne prendono il controllo, e i due insieme formano una coalizione contro il lavoratore e contro il consumatore comune.
Penso che il mondo imprenditoriale sia un istituto meraviglioso a condizione che sia costretto ad affrontare la concorrenza sul mercato e non possa farla franca eccetto che nel realizzare un prodotto migliore ad un costo inferiore; ed è per questo che non voglio che lo stato non intervenga ad aiutare la comunità imprenditoriale.”