Giuseppe Cruciani: “Perché non fate uno spot con una famiglia gay?”
Guido Barilla: “Diciamo che noi abbiamo una cultura differente. Per noi il concetto di famiglia sacrale rimane uno dei valori fondamentali dell’azienda. La salute, la famiglia, il concetto di famiglia unita…no non lo faremo perché il nostro è il concetto di una famiglia tradizionale. Se gli piace la nostra pasta e la nostra comunicazione la mangiano, se non gli piace quello che diciamo FARANNO A MENO DI MANGIARLA E NE MANGERANNO UN’ALTRA. Ma uno non può piacere sempre a tutti.
Cruciani: “Quindi lei non lo farebbe uno spot con una famiglia omosessuale?”
Barilla:”No non lo farei, ma non per mancanza di rispetto verso gli omosessuali che possono fare quello che vogliono SENZA DISTURBARE GLI ALTRI, ma perché non la penso come loro perché penso che LA FAMIGLIA A CUI CI RIVOLGIAMO È COMUNQUE LA FAMIGLIA CLASSICA, io rispetto tutti, che facciano quello che vogliono senza infastidire gli altri”.
Non pubblico il resto che è ascoltabile a questo link cliccando sull’immagine. In maiuscolo ci sono le parole che hanno fatto diventare quelle di Guido Barilla un caso internazionale e che lo ha costretto a chiedere scusa dapprima sui social network e successivamente con un video in italiano e in inglese.
Caro Barilla, che tu sia un ultra conservatore sui valori della famiglia sono cavoli tuoi. Il fatto che hai trasmesso il tuo pensiero attraverso della semplice pasta, sottolineando il “senza disturbare” come se le famiglie tradizionali non disturbassero, ha fatto incazzare molte persone. Soprattutto incredibile che ti sia uscito quel “ne mangeranno un’altra” perché in tanti, gay o non, hanno seguito il tuo consiglio. Hai praticamente chiesto a gay, lesbiche e simpatizzanti di non comprare i tuoi prodotti, e così faranno. Non ti sei morso la lingua nemmeno di fronte al rischio di perdere soldi per il tuo “sacrale e classico pregiudizio”.
Io mi sento offeso da eterosessuale, della mancanza di delicatezza nell’esprimere un punto di vista. Nessuno obbliga alcuno a fare spot con i gay mé censurare. Eppure il sottoscritto si è sentito dare del fascista perché boicottare un’azienda sarebbe un atto fascista. Io ho solo usato l’hashtag di twitter #boicottabarilla e penso invece che boicottare sia un atto politico di protesta contro un’azienda e le sue politiche. Ed è un atto legittimo. Altri dicono che chi protesta contro Barilla rischia di creare problemi ai lavoratori, mentre dicono che Barilla ha il diritto della libertà di espressione. Cioé Barilla può dire quello che vuole infischiandosene delle ripercussioni che le sue retrograde posizioni avranno sull’azienda, io invece devo stare zitto e non permettermi di criticare perché danneggio la Barilla. Ma stiamo scherzando? Ma vi siete frullati tutti il cervello?
E il bello è che ho letto anche che Barilla non è stato ipocrita e ha detto solo quel che pensano in tanti. Però io quel che penso non dovrei dirlo, quindi io devo essere ipocrita perché danneggio la Barilla, mentre Guido Barilla non deve essere ipocrita e dire quel che pensa, pure se questo crea problemi (come poi è stato) alla sua società.
Ho visto uno spaccato della società italiana che mi ha veramente irritato. Questo sì fascista, di chi difende gli altri quando la pensano come lui e attacca chi non la pensa allo stesso modo senza porsi il dubbio che un’opinione differente possa essere più giusta della propria, disposti a tutto per annientare l’opinione di quel che è diventato il nemico. Disposti anche a contraddirsi in continuazione per non dire, né pensare di avere ogni tanto torto.