Non solo riforme economiche: il terzo Plenum del Comitato Centrale del Partito comunista cinese – in programma dal 9 al 12 novembre – potrebbe segnare una svolta anche in un ambito “famigliare”. Secondo quanto riportato dal First Financial Daily, la Cina popolare si preparerebbe a dare l’addio alla politica del figlio unico introdotta nel 1980 (per abbassare il tasso di natalità negli anni Settanta era stata avviata la campagna “Wan shi shao” ovvero “tardi, di rado, pochi”).
Secondo la fonte anonima citata dal quotidiano potrebbe essere consentito di avere un secondo figlio alle coppie in cui uno dei coniugi viene da una famiglia con uno solo. Resta da capire se questa questa riforma avverrà attraverso sperimentazioni in alcune città o province, oppure in diverse fasi estese a livello nazionale. Certo è che sulle autorità cinesi pesano le preoccupazioni generate dall’aumento delle persone con età superiore ai 60 anni.