La fonte non è certo sospettabile di simpatie bolsceviche (e forse per questo la notizia è un poco trascurata dalle nostre parti): in occasione della 22a Giornata internazionale per la lotta alla povertà, Brett Rierson, rappresentante del World Food Programme (WFP) ha riconosciuto i grandi meriti della Repubblica popolare cinese sul fronte della lotta alla povertà.
Queste le sue parole: “Abbiamo assistito al notevole progresso degli sforzi della Cina nella riduzione della fame e dalla povertà negli ultimi 34 anni: la popolazione che soffriva la fame si è ridotta da un terzo del totale a solo un decimo“. Ma gli apprezzamenti non finiscono qui. Le misure messe in atto dal Partito comunista cinese per la riduzione della povertà costituiscono – sempre secondo il rappresentante del programma che opera dal 1979 in ambito Onu – “una delle migliori esportazioni della Cina“. Alla politica di “Riforma e apertura” messa in atto alla fine degli anni ’70 non poteva arrivare migliore riconoscimento.