Per mesi sono stato indeciso su come avrei potuto cominciare questo blog. Ho scartato idee e suggerimenti; sicuramente le poche righe con cui sto per iniziare non sono la cosa migliore che mi è passata per la testa, ma è importante, ormai, rompere il ghiaccio. Per le presentazioni ci sarà tempo dopo. Quello che voglio dire ora è altro e si può sintetizzare così: tecnicamente, il premio Nobel per l’economia è una mezza bufala. Lo sapevate?
Una “mezza” bufala, e non “intera”: perché il premio c’è, esiste, i soldi arrivano e chi vince viene davvero festeggiato. Ma è “mezza” perché non è davvero un premio Nobel. Lo dice perfino Wikpedia: è assimilato al Nobel, ma non è un premio Nobel. È il Premio della Banca di Svezia per le Scienze Economiche in memoria di Alfred Nobel. Sottigliezze importanti, perché: a) Alfred Nobel non lo aveva previsto; b) i soldi non sono della Fondazione ma della banca di Svezia e la Fondazione si limita a gestirlo; c) è stato istituito nel 1969 e; d) nel corso degli anni la sua esistenza ha suscitato un bel po’ di polemiche.
Però c’è e ormai è considerato, dalla vulgata, un Nobel a tutti gli effetti. La “mezza” bufala è diventata verità, con buona pace dei puristi e in ossequio, forse, alla vanità degli economisti, che in questo modo sono riusciti ad avere un Nobel anche loro (i matematici, invece, di queste sciocchezze se ne infischiano con beatitudine).