L’accattonePerché Hollande è il presidente più impopolare di sempre?

O almeno il più impopolare della quinta repubblica? Come se non bastassero le critiche costanti su tutti i media (nel migliore dei casi, perché solitamente il tono è quello della derisione), nei so...

O almeno il più impopolare della quinta repubblica? Come se non bastassero le critiche costanti su tutti i media (nel migliore dei casi, perché solitamente il tono è quello della derisione), nei sondaggi, Hollande è passato sotto la soglia di popolarità del 30% (è al 26 secondo BVA, qui). Accusato non tanto per quello che fa, quanto per quello che non fa, Hollande è ad oggi visto come un campione d’inettitudine. La sua risposta a tutto è uno stolto “gné” per i Guignol di Canal Plus.

Meno popolare, per capirci, di Angelino Alfano (o di Letta che ha il 47%, e che, a ben vedere, non sembra faccia molto di più). La sacralizzazione del presidente della repubblica in Francia mi aveva sempre stupito. Sarkozy non veniva duramente attaccato o deriso nemmeno nei momenti più grotteschi della sua carriera. Ora l’accanimento contro Hollande è altrettanto sorprendente. Della “monarchia repubblicana” resta ben poco o, meglio, tutti i media sono divenuti irriverenti giullari di corte. Il problema di un presidente eletto su un discorso che chiamava alla riscossa contro l’austerità tedesca, è che di questa lotta non c’è traccia. L’austerità e gli aumenti delle tasse colpiscono i ceti medi in Francia, nonostante la mediatica aliquota al 75%.

Ma la cosa che sorprende è che allo stesso tempo, Manuel Valls, il ministro dell’interno, che di sinistra ha ben poco, non perde un punto e mantiene la sua popolarità al 70% (!!). L’affaire Leonarda (la quindicenne di origini rom espulsa in Kosovo mentre era in gita con la classe), apparentemente indigesto, alla fine giova. Insomma, Valls, come anche il Front National (Marine Le Pen è al 30%), ha capito cosa bisogna fare in momenti di crisi economica senza tante prospettive. Attirare l’attenzione su questioni che stimolino gli spiriti conservatori. Così se Hollande è un incapace di fronte alla crisi, Valls è il cavaliere che difende la nazione da una presunta invasione di rom (che poi l’invasione sia reale o no, poco importa). 

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