«Il pacco alla camorra lo si fa con la cultura». Comincia così, fulmine a ciel sereno, la clip che presenta l’iniziativa del Pacco alla Camorra, realizzata dal consorzio NCO (Nuova cooperazione organizzata) e promosso dal comitato Don Peppe Diana e da Libera. È un pacco, di cartone e di idee, con dentro prodotti genuini e veraci del territorio campano, tutti provenienti da beni confiscati alla Camorra (quella delle grandi aziende, degli spari in pieno giorno e a notte fonda; dell’omertà e delle trattative sottobanco). È un’idea semplice ma incredibile. Un sogno che prende le sembianze di un regalo, di un – come si dice a Napoli – pacco. Che non è solo la scatola o il contenitore di cartone; è pure la voglia di fregare, battere e schiacciare un sistema, quello criminale e criminoso, con la genuità del lavoro onesto e con l’istruzione. Perché è ai ragazzi, in primis, che la NCO si rivolge.
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