Ogni tre mesi AEEG – Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas – ci racconta delle favole, che i media riportano con grande enfasi. Ci dicono che le tariffe di gas e luce caleranno, usando sempre il futuro, e solo dopo mesi, facendo quattro conti, ci si accorge che succede sempre il contrario.
Le indicazioni trimestrali di AEEG si riferiscono al consumo di una famiglia tipo servita da contratti di maggior tutela; servizio che sta scomparendo a favore del mercato libero che, come già denunciato nei post precedenti, nasconde notevoli insidie.
Secondo AEEG la famiglia tipo consuma 2700 kWh di energia elettrica e 1400 m3 di gas. Ma se un utente consuma meno della famiglia tipo, paga automaticamente di più, perché i c.d. oneri di sistema pesano maggiormente, colpendo proprio gli utenti più bisognosi.
In questa, già pesante situazione, e mentre tutti ipocritamente auspicano di ridisegnare, ma nessuno sa come, il sistema energetico, s’intravedono i nuovi rincari che si abbatteranno inesorabilmente sulle bollette, grazie alla ventennale assenza di una seria politica energetica.
Le nostre bollette, le più care in Europa per decine di punti percentuali, manterranno tutti:
- i produttori di energia rinnovabile, che già intascano un prezzo che è tre volte quello di borsa
- i produttori di energia da fossile, che intascheranno il capacity payment, che producano o meno.
- gli autoconsumatori, che resteranno esenti dal pagamento degli oneri di sistema
E sono solo una parte dei beneficiati, già elencati in un post precedente:
Adesso assiteremo inermi alla solita bagarre: le rinnovabili se la prenderanno con i fossili, i fossili con le rinnovabili, gli autoconsumi contro tutti. E’ una catena di interessi che nessuno, di noi consumatori, può neppure scalfire! Tutti devono continuare a prosperare sulle bollette che paghiamo!
Zanonato tentava di ridurle a debito, scaricandone il peso sulle future generazioni, ma sembra che il nefasto esercizio di finanza creativa sia stato, per fortuna, accantonato. Meglio sarebbe che si presentasse piangente con il bisturi, come fece Fornero per le pensioni, per dire alle lobbies che la festa è finita, ma non succederà!
Ci mancano molto gli articoli del Prof. Mucchetti, passato dalle pagine del Corriere alla Presidenza della Commissione del Ministero, dimostrando quanto sia facile criticare il sistema dall’esterno e non poter fare nulla quando si entra nella stanza dei bottoni.