Niente più patti di sindacato nemmeno in casa Sorin, società attiva negli apparati cardiovascolari presieduta da Rosario Bifulco. L’accordo che regolava il 35% del capitale è arrivato a scadenza naturale e non sarà rinnovato, si legge in una nota diffusa in serata. Gli azionisti forti, tra cui il Monte dei Paschi, la Mittel di Giovanni Bazoli, il fondo Equinox di Salvatore Mancuso e Unipol saranno liberi di vendere le proprie partecipazioni. Negli ambienti finanziari Sorin è considerata un avamposto delle larghe intese, non solo per i soci di peso ma anche per il passato di Bifulco, ex uomo Fiat passato per la Techint della famiglia Rocca e per Lottomatica (ora Gtech) della famiglia Boroli-Drago. Bifulco, che figurava nel 2006 tra i manager più pagati d’Italia, è uno dei fondatori della clinica milanese Humanitas, che annovera nientemeno che Paolo Scaroni, numero uno dell’Eni, tra gli amministratori. Tra i nomi di spicco nella stanza dei bottoni di Sorin c’è quello di Massimo Tononi, ex Goldman Sachs, ex assistente di Romano Prodi e sopratutto ex sottosegretario all’Economia che qualche anno fa si ritrovò, assieme all’attuale premier Enrico Letta, a gestire la grana Alitalia prima del salvataggio da parte della cordata spinta da Passera e Berlusconi. Che comprende, ironia della sorte, alcuni azionisti di Sorin come Equinox e Unipol tramite l’ormai controllata Fondiaria Sai. Per la cronaca, Sorin ha chiuso i nove mesi con utile a 33,8 milioni (+86,5% sul 30 settembre 2012) ricavi stabili a 546 milioni e debiti a 91,3 milioni.
18 Novembre 2013