di @fra_siciliano
I SOGNI MUOIONO ALL’ALBA. «Renzi non mi rispecchia» dice Alba Parietti. «Ma congratulazioni: darei una chance anche al mago Zurlì se mi promettesse un miracolo credibile».
RIDENDO DICERE VERITAS? Sarà stato un lapsus o semplicemente una parola erroneamente mozzata. Fatto sta che il senatore Maurizio Gasparri o dichiara a gran voce: «Io sono bipolare!».
CODICE DA VINTI. Pippo Civati, all’indomani della sconfitta, cerca – come si dice a Roma – di metterci una pezza: «La cosa più bella di queste primarie? Il ritorno di Prodi». Tra il serio e il faceto.
MISCERE SACRA PROFANIS. «Il Papa? E’ sicuramente più di sinistra di Matteo Renzi» sostiene il komunista Ferrero. Che aggiunge: «Lo candiderei sicuramente con Rifondazione Comunista».
CO.CO.CO. Lo dice Prodi a Renzi: «Coraggio, coraggio, coraggio e cooperazione».
PRO BONO LEGIS. «Noi? – dice Renato Brunetta – saremmo disposti a fare anche un patto col diavolo per la legge elettorale». Quindi?
NON E’ UN PAESE PER VECCHI. «L’ho battuto!» esulta il renziano Scalfarotto, capolista per la mozione di Matteo Renzi a Foggia, avendo battuto D’Alema. «Via i vecchi del Pd».
FUGA DI CERVELLI. Detto fatto. D’Alema non deve aver preso bene la vittoria dell’acerrimo nemico Renzi. Ecco perché urbi et orbi dichiara: «Basta, me ne vado. Mi tiro fuori da questo Pd. Farò altro…». Tipo?
CAPTATIO BENEVOLENTIAE. «Renzi è stato favorito dallo spessore (minimo?, ndr) degli sfidanti, è stato come Milan-Cittadella» dice sornione Berlusconi, ridendo (amaramente) sotto i baffi.
LA VOLPE CHE NON ARRIVA ALL’UVA… Più critico Brunetta: «Le primarie del Pd sono un imbroglio, quelle vere scelgono il candidato premier». Un po’ come ha sempre fatto il Pdl, no?
C’E’ VITA SU MARTE. Il neo-segretario del Carroccio, Matteo Salvini, parte in quarta: «Quando il Parlamento si pone come priorità la Legge elettorale e l’indulto… evidentemente vive su Marte» Eppure non era il leghista Borghezio ad invocare gli Ufo per “salvare” Napoli?
LETTA A LUNGA CONSERVAZIONE. Nel corso del discorso per la fiducia il premier Letta si lascia andare al tecnicismo: «Il grande obiettivo entro il quadro tempistico dei 18 mesi – sic!, ndr – è di avere istituzioni che funzionino e una democrazia più forte e più solida».
E LE STELLE STANNO A INSULTARE. Gli risponde per le rime il grillino Nuti: «Lei (Letta, ndr) ha la faccia come il bronzo perché tutto quello che ha detto non è stato realizzato».
NON DIRE GATTO… Non è da meno Calderoli che sentenzia serio: «Questo governo dura come un gatto sull’Aurelia».