“Banda Larga. L’orchestra dell’innovazione italiana”. La finale del Premio Gaetano Marzotto 2013, all’auditorium della Scuola di Musica V.E. Marzotto di Valdagno, Vicenza.
C’é un robot da indossare, che permette di alzare dei pesi da terra come se fossero delle piume. Un gel che guarisce le ustioni e cancella del tutto le cicatrici. Una moto elettrica connessa allo smartphone. Dei vestiti, all’ultima moda, fatti con la buccia d’arancia. E anche un kit, che rende democratica l’innovazione. Tutto questo é un futuro che esiste già ed é made in Italy.
Sono i progetti vincitori del Premio Gaetano Marzotto 2013, che premia ogni anno i migliori giovani imprenditori italiani, con un totale di 800 mila euro. Una startup competition, composta da quattro sezioni: Impresa del futuro, Nuova impresa sociale e culturale, Dall’idea all’impresa e Unicredit-Talento delle Idee.
“Pensa al futuro e guadagnati il presente”, diceva Giannino Marzotto, fondatore del Premio Marzotto. E gli startupper e i ricercatori italiani lo hanno seguito alla lettera, inviando nel corso dell’anno 921 progetti di innovazione. Da cui sono stati selezionati 54 finalisti, per le diverse sezioni della competition. Fino ad arrivare al giorno della finale del Premio Gaetano Marzotto, che si é svolta il 28 novembre. Quando é andato in scena l’evento “Banda Larga. L’orchestra dell’innovazione italiana” con i migliori imprenditori e i componenti del mondo delle startup. Tutti riuniti assieme alla Scuola di Musica V.E. Marzotto di Valdagno, la città sociale in provincia di Vicenza, per assistere alle presentazioni dei finalisti. A condurre la serata le due madrine Jane Alexander e Federica Sassaroli, assieme al direttore di Progetto Marzotto, Cristiano Seganfreddo e al presidente del premio Matteo Marzotto. Per un format, realizzato con la regia di Gabriele Vacis, che verrà trasmesso in televisione, grazie alla produzione di Dario Tiribello.
Nell’auditorium c’erano gli imprenditori e le imprenditrici Laura Olivetti, Riccardo Illy, Ettore Riello, Gaetano e Marta Marzotto, Luca Marzotto, Francesco Zonin, Giovanni Bonotto, Luciana Delle Donne, Diana Saraceni, con Roberto Zuccato, Lucio Izzi, Caroline Corbetta, Gianluigi Ricuperati e i giornalisti Riccardo Luna di Repubblica e direttore di CheFuturo!, Massimo Russo direttore di Wired Italia, Alessandro Russello direttore di Corriere Innovazione, Luca Tremolada del Sole 24 ore, Enrico Pagliarini di Radio 24, Filippo Santelli di Repubblica.it. Insieme, per rappresentare l’ecosistema dell’innovazione italiana.
Davanti a questa platea sono saliti sul palco i veri protagonisti della serata, i finalisti del Premio Gaetano Marzotto. Giovani imprenditori “capaci di far convivere, impresa, società e cultura”. Ad ogni team, dopo un video di presentazione, erano concessi pochi minuti per rispondere ad un ultima domanda delle personalità presenti tra il pubblico. A conclusione dell’evento le giurie, hanno premiato due startup che si sono distinte per l’innovazione nei settori della robotica e delle biotecnologie. E’ a questo punto che sono saliti sul palco, tra gli aplausi, i due “ingengeri con il maglioncino” di Wearable Robotics, per ricevere il primo premio da 250 mila euro.
I vincitori del Premio Gaetano Marzotto 2013 di Wearable Robotics, Basilio Lenzo e Alessandro Filippeschi – al centro – con Matteo Marzotto, Federica Sassaroli, Jane Alexander e Cristiano Seganfreddo.
L’impresa del futuro é Wearable Robotics, a cui é stato assegnato il Premio Gaetano Marzotto da 250 mila euro. La startup creata da uno spin-off della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, ha vinto con il progetto Werable Light Exoskeleton. Un esoscheletro, che consente di muoversi grazie alle forza del robot che si indossa. Il sogno della nostra impresa, spiegano i due co-founder Basilio Lenzo e Alessandro Filippeschi, é “fare in modo che tutte quelle persone che non riescono più a muoversi, per qualche ragione, possano ritornare a farlo”. Basilio Lenzo, 27 anni e fondatore di Wearable Robotics, era un ingegnere della Ferrari già a 23 anni: “Lì ho capito che è bello realizzare un sogno, ma è anche bello fare qualcosa in più, provarci – racconta nell’intervista su Startup Italia – . La ricerca universitaria ti dà questa possibilità. Hai un’idea e ti puoi ritagliare del tempo per lavorarci sopra. Ti chiedi cosa c’è già in giro e cosa potresti fare di più. Come potresti cambiare le cose”.
La nuova Impresa sociale e culturale, é EpinovaBiotech. Ha vinto il Premio Gaetano Marzotto da 150 mila euro. Epinova é uno spin-off della Scuola di Medicina dell’Università del Piemonte Orientale “A. Avogadro”, Novara. L’esperienza del team nel campo dell’ingegneria tissutale, della scienza dei materiali e nella pratica clinica ha portato alla creazione di Epigel, “un idrogel biocompatibile e bioattivo per il trattamento della pelle danneggiata, applicabile sia in campo sanitario (cura di ulcere ed ustioni) che cosmetico”. Epigel, cura le ustioni e le ulcere e allo stesso tempo cancella le cicatrici. Il fondatore, Filippo Renò, racconta la storia di Epinova su Startup Business: “Ora l’importante è restare con i piedi per terra e continuare a lavorare day by day, a costruire. Due anni fa di questi tempi non ci avrei scommesso un euro. Ora siamo in ballo e non ci possiamo fermare. Abbiamo troppo da fare, abbiamo una responsabilità nei confronti di chi ha sempre creduto in noi. Dobbiamo crescere, trovare finanziamenti, creare posti di lavoro e migliorare e ci sono una montagna di idee che aspettano di diventare realtà”.
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Per la sezione del premio Dall’idea all’impresa, riservato agli under 35, sono state premiate 10 start up che saranno affiancate nello sviluppo dei loro progetti da 10 incubatori, partner del Premio Marzotto. Gli incubatori Boox e H-Farm hanno premiato Intoino, un sistema che mira a democratizzare l’innovazione con un kit che permette di costruire, con modalità semplice e intuitiva, un prodotto elettronico intelligente e connesso a internet. La Fondazione Filarete ha premiato IVtech tecnologia per la ricerca biologica in vitro, da usare per la riduzione dei test sugli animali in vivo, in accordo con le direttive della Commissione Europea. L’incubatore d’impresa I3P ha premiato Neuronguard, sistema integrato di soccorso e trattamento del danno cerebrale, applicabile già in emergenza. Si é aggiudicata il percorso di incubazione a Luiss Enlabs di Roma, la startup Condomani, un social network per la gestione del condominio. M31 ha premiato Bike Intermodal, “bicicletta pieghevole” a pedalata assistita, realizzata grazie a tecnologie di derivazione automobilistica. A SeedLab hanno premiato Cell Viewer, dispositivo da banco, un micro-incubatore da porre sotto al microscopio. Il Talent Garden Padova ha scelto di premiare Trippete, il portale web che mette in contatto piccole realtà locali, vere espressioni del territorio. Il Vega di Venezia, premia Biogem.Fra, tecnologia basata su colonie microbiche utilizzata per risolvere problemi di inquinamento di fiumi, mari, laghi.
Il premio speciale UniCredit – Talento delle idee, è andato ad altre 7 start up: APX, la prima motophonino, uno scooter elettrico connesso in wireless. Gpseasyboat, le imbarcazioni pieghevoli e componibili per il tempo libero. Plumestars, startup già finalista per l’Impresa del futuro, tecnologia farmaceutica delle polveri antibiotiche per inalazione. Materiko materiale innovativo, resistente, adattabile alle più diverse forme. Orange Fiber, tessuto innovativo e sostenibile ottenuto da scarti e sottoprodotti dellʼindustria agrumicola. B10 Mouse, software che, mediante l’uso di dispositivi a basso costo, è in grado di rendere autosufficienti persone disabili. E Bike Intermodal, che vince oltre al percorso di incubazione, anche il premio per Talento delle Idee.
I finalisti del Premio Marzotto, sono delle startup di cui sentiremo sicuramente parlare ancora, per i loro prossimi sviluppi. A cominciare da Charity Stars, la piattaforma di crowdfunding per sostenere cause di beneficenza tramite celebrities, che ha vinto subito dopo la finale del Premio Marzotto i 360mila dollari della 360by360 competition. E poi c’é GiPs Tech, startup che ha vinto l’ultimo Tech Crunch Italy e, dopo la finale del Premio Marzotto, ha vinto il grant di impresa all’incubatore Working Capital di Telecom Italia. Sempre nella rosa dei finalisti c’é da segnalare Greenrail, la traversa ferroviaria innovativa ecosostenibile e che produce energia elettrica al passaggio dei treni. E in campo medico sanitario la startup finalista Bilistick, un sistema per prevenire l’ittero neonatale, a costi bassi e per tutti.
Eccoli, i costruttori di futuro.
Martino Galliolo
Social media editor del Premio Gaetano Marzotto