Per merito degli ultimi accadimenti l’intesa tra Beppe Grillo e Berlusconi è sempre più forte. Grillo non dice nulla sulle proteste, e invita i poliziotti a non proteggere le istituzioni. Berlusconi coglie la palla al balzo e invita gli autotrasportatori a casa sua.
Grillo minaccia Napolitano di impeachment; Berlusconi lo sostiene con estremo piacere.
Grillo sostiene che 148 deputati sono illegittimi, e li elenca sul blog. Lo stesso succede sul Giornale, di proprietà di Berlusconi.
I due (+ Renzi) in una settimana potrebbero anche formare una maggioranza per scrivere la nuova legge elettorale, diceva Brunetta.
I due potrebbero anche governare insieme, diceva lo stesso Berlusconi.
I due, in ogni caso, vorrebbero elezioni anticipate senza altro indugio.
La domanda, allora, non riguarda tanto dove e come andrà a finire questa alleanza. Quello che vorrei sapere, di fronte a queste “strette intese”, è come si sente Travaglio, che dall’antiberlusconismo militante ha portato il suo giornale su posizioni molto vicine a quelle di Beppe Grillo. Il giro è finito e adesso, dietro l’angolo (guarda un po’) c’è ancora il Cavaliere.