Nessuna riduzione delle bollette, nonostante le dichiarazioni dei vari Ministri, che si alternano allo Sviluppo Economico, ai quali fa comodo e audience dichiarare l’impossibile.
I decreti devono, inesorabilmente, fare i conti con un Parlamento in mano alle lobbies, che ne annullano la sostanza.
Paghiamo le bollette più care in Europa, e di decine di punti percentuali; con un’energia così cara ogni possibilità di ripresa è esclusa, come è precluso qualsiasi risparmio dei consumatori. Le bollette sono un tabù, tutto italiano, dei veri e propri bancomat al servizio del sistema.
Ma questa volta si sta toccando davvero il fondo. Anzi, poteva anche andare peggio perché, inizialmente, pensavano, nientemeno, di ridurle a debito, facendo emettere dei bond al gestore, un’idea folle e, per ora, fortunatamente accantonata.
Ora hanno previsto che le bollette potranno essere marginalmente (meno di un punto percentuale) ridotte, solo se i produttori di energia rinnovabile accetteranno, volontariamente, di spalmare i sontuosi incentivi che ricevono su un periodo più lungo. Ci chiediamo chi ci possa stare.
Ma la prova che il sistema non potrà mai essere corretto è l’ultima e fantasmagorica idea di ipotecare, fin d’ora, le eventuali riduzioni delle bollette, come Stefano Agnoli spiega sul Corriere.
Attendiamo con ansia che ci raccontino la prossima balla ma non fatevi illusioni, le bollette aumenteranno, anche il prossimo anno.