#ildiscorsodelreSe l’HuffPost fa molto rugby

La rivista di una delle più prestigiose e selettive università del continente nord americano, la Brown University, facente parte sia della Ivy League che della Association of American Universities,...

La rivista di una delle più prestigiose e selettive università del continente nord americano, la Brown University, facente parte sia della Ivy League che della Association of American Universities, come ci ricorda Wikipedia, intervista qualche ora fa Arianna Huffington.

Che dice cose tipo: l’obiettivo dell’Huffington Post è stato sempre quello di abbracciare il futuro ibrido del giornalismo, combinando le best practice della scuola tradizionale (correttezza, accuratezza, storytelling e ricerche accurate), con i migliori strumenti che il mondo digitale mette a nostra disposizione. Leggi: velocità, trasparenza e, più di ogni altra cosa, engagement. Ingaggio.

Infatti, anche se rugby non è, l’ingaggio sarebbe alla base del successo del modello di business dell’HuffPost. Spiega Arianna: “Il nostro modello di business può essere implementato ovunque nel mondo, perché l’Huffington Post è essenzialmente una coversazione online fatta di voci e di idee”. Ed entro il 2020 circa 3 miliardi di persone si aggiungeranno alla Internet community.

QUI l’intervista completa  

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