Satoshi Nakamoto è un mistero dei nostri tempi, nessuno sa chi sia veramente, ma è diventato famoso per la creazione di Bitcoin, il software open source, che permette il trasferimento anonimo di monete virtuali, attraverso una rete peer to peer.
Dalla sua nascita ad oggi, il Bitcoin è salito alle cronache come oggetto di speranze per una nuova rivoluzione cibernetica prima, per poi finire nel ciclone come valuta preferita dagli utenti di Silk Road, il marketplace di prodotti illegali chiuso dall’Fbi nell’ottobre 2013.
Dal prossimo 10 Febbraio Ebay lancerà in Inghilterra la possibilità di effettuare transazioni con monete virtuali, incluso il Bitcoin, mentre la Germania è stato il primo paese a riconoscere ufficialmente la criptovaluta come moneta di scambio.
E se la Cina è il mercato più grande per i Bitcoin, Berlino ne è sicuramente la capitale europea.
Nel distretto di Kreuzberg infatti esiste una Bitcoin Exchange, una vera e propria borsa che si svolge una volta al mese nel coworking space Betahaus.
Il fondatore è Aaron Koenig, che ha preso spunto dall’esperimento newyorkese della Satoshi Square.
Koenig, ex esponente del Partito dei Pirati, ha lanciato la Borsa bitcoin berlinese nel giugno del 2013, con lo specifico intento di avvicinare la criptovaluta all’uomo della strada.
Sempre a Kreuzberg, nel Graefekiez, sono sorti i primi locali Bitcoin oriented, come il bar Route 77, il primo esercizio al mondo ad accettare la valuta di Sashimoto. Per stessa ammissione del suo fondatore Jorg Platzer, il Route 77 dando la possibilità agli avventori di pagare una birra in Bitcoin ha attirato l’attenzione dei media e contribuito a dare l’idea che “persone normali potessero fare cose normali usando una valuta alternativa”.
Nello stesso distretto sono presenti attualmente sette esercizi che accettano Bitcoin, come il bar Fabelhaft e il negozio di dischi Longplayer e si stima che circa una trentina di attività stia attualmente utilizzando la valuta, come testimonia il portale Bitcoinkiez.de .
Un esperimento sicuramente allo stato embrionale, come afferma il “profeta” Koenig, ma il Bitcoin ha senza dubbio suscitato attenzioni: i promotori affermano che si tratta della prima moneta “decentralizzata” in quanto libera dall’influenza di banche e governi e che il Bitcoin sia la sola currency che sta acquistando valore invece che svalutarsi. Gli scettici controbattono che la criptomoneta sembra vulnerabile alle truffe ed alcuni paesi, come la Thailandia, ne hanno proibito la diffusione e l’uso.