Mentre eravamo tutti concentrati (me compreso) sulla direzione del Pd di lunedì che ha di fatto ratificato il pessimo accordo di Renzi con Berlusconi sulla nuova legge elettorale (leggi: “Italicum, ovvero come peggiorare il porcellum“), a Roma è accaduto un altro evento troppo coperto dai media. Alla sala Capranichetta, vicino a Montecitorio, i verdi europei hanno fatto tappa in Italia per la presentazione delle Green Primary.
Ci diciamo che siamo troppo provinciali, che l’Europa è solo quello della finanza e dell’Euro e che non sappiamo cosa accade. Una cosa che accadrà è la nomina del presidente della Commissione Europea , al momento avviene su nomina del Parlamento europeo su designazione dei gruppi europei dei partiti dei vari stati, tra cui l’Italia. A differenza degli altri i Verdi europei hanno deciso di fare le primarie del candidato a cui hanno diritto a partecipare tutti i cittadini europei interessati. Ci sono due tedesche, un francese e un’italiana…no non è una barzelletta ma possiamo già notare che tre su quattro candidati sono donne. José Bové è l’unico uomo indicato dai francesi di Europe Ecologie, il partito creato da Daniel Cohn Bendit; Rebecca Harms è il nome proposo dai Verdi tedeschi, il partito ecologista più solido; Ska Keller è la donna scelta dai Giovani Verdi europei; c’è inoltre l’italiana Monica Frassoni, riconfermata come co-presidente del partito Verde Europeo. Presente Stefano Rodotà e a moderare Lucia Annunziata.
L’iniziativa nasce per instaurare un dibattito europeo sull’opportunità di far scegliere direttamente ai cittadini i futuri “presidenti dell’Unione Europea” dando maggior legittimazione democratica a tale ruolo, soprattutto in un periodo così difficile per il progetto europeo impantanato nella crisi finanziaria, nei problemi della moneta unica e del vento euroscettico che farà proseliti alle prossime elezioni. Inoltre c’è la volontà di avvicinare i giovani, infatti sarà possibile votare anche per chi ha 16 anni.
A parte Rai News e pochi siti c’è stato il silenzio per questa iniziativa di stampo europeo e sicuramente innovativa. Un peccato, visto che comunque è possibile scegliere il candidato fino al 28 gennaio sul sito www.greenprimary.eu.
Al di là di ciò che si può pensare dei Verdi italiani (ora con Green Italia) e d’Europa, senza dubbio questa è un’iniziativa degna di nota che i cittadini hanno diritto quantomeno di conoscere, potendo decidere se parteciparvi o meno.