Mattino, ora della colazione. La location, una semplicissima cucina. Seduti al tavolo, padre e figlia stanno discutendo, mentre la madre si trova poco distante. “Gracie, sai che in una famiglia ci sono il papà e la mamma”, si rivolge il padre alla bambina, utilizzando due ciambelline di cereali per aiutarsi nella spiegazione. “E io!”, risponde la piccola, avvicinando un altro cereale. “Proprio così. E presto, avrai un piccolo fratellino”, afferma ancora il genitore, portando il numero di cereali a quattro, e causando sulla figlia un’espressione interrogativa, un po’ preoccupata. Breve pausa. “E…un cagnolino”, replica prontamente Gracie, aggiungendo un ulteriore cereale. “Affare fatto!”, esclama, divertito e soddisfatto, il padre, provocando lo stupore della madre.
Tutto questo, in trentuno secondi, è “Gracie”. Nuovo, tenero, spot televisivo dei Cheerios, celeberrime ciambelline di cereali integrali della statunitense General Mills, tra le colazioni preferite degli americani – e non solo – in abbinamento al latte freddo. Una pubblicità studiata ad hoc in occasione del Super Bowl, il più atteso evento sportivo dell’anno, introdotta dallo slogan “Quando le famiglie fanno colazione insieme, possono accadere cose sorprendenti”, che ha per protagonista una tipica famiglia americana. Una famiglia (già apparsa in una precedente pubblicità, la scorsa estate), dove il padre è afroamericano, mentre la madre è “caucasian”, ovvero bianca. Insomma, una famiglia “biracial”, multirazziale, come quella del nuovo sindaco di New York City Bill De Blasio, e come mille (anzi, molte di più) ve ne sono negli Stati Uniti d’America, da qualche tempo sempre più presenti anche negli show televisivi, da Parenthood a Lost.
Nessun problema, dunque? Non esattamente. Perché MSNBC, canale televisivo via cavo di tendenza liberal, ha pensato bene di pubblicare lo spot sul proprio profilo Twitter, accompagnato dalla frase “Forse la destra lo odierà, ma tutti gli altri diranno ‘oooh’: l’adorabile nuovo spot #Cheerios con una famiglia multirazziale”.
Un tweet che non lascia spazio a interpretazioni, al limite del fazioso e dell’offensivo, che ha fatto infuriare – quello, sì, a differenza dello spot – il fronte conservatore. Resasi conto della gaffe, la stessa MSNBC è corsa ai ripari, eliminando il cinguettio, e scusandosi pubblicamente: “Stiamo cancellando il precedente tweet offensivo. Non riflette la posizione della MSNBC e ci scusiamo”. Quindi, un altro messaggio di scuse ufficiali: “In precedenza, questo account ha twittato una frase offensiva relativa al nuovo spot Cheerios. Siamo profondamente dispiaciuti. Non riflette la posizione della MSNBC”.
A dispetto delle rapide contromisure messe in atto dai responsabili della comunicazione dell’azienda, il danno era ormai stato fatto, e il tweet incriminato già stava facendo il giro del web, causando non poca irritazione. Il Partito Repubblicano ha inizialmente chiesto ai suoi sostenitori di boicottare la MSNBC, quindi è sceso in campo Richard Wolffe in persona, Executive Editor del network, che ha dichiarato “Il tweet sui Cheerios di @msnbc era stupido, offensivo, e lo abbiamo rimosso. Non siamo così alla MSNBC”. Il GOP, incassate le scuse ufficiali, ha reso noto che “continuerà a monitorare” il network nel futuro, data la sua marcata connotazione politica. Capitolo chiuso, a quanto pare. Nel frattempo, il video pubblicitario previsto per il Super Bowl ha già totalizzato oltre due milioni di visualizzazioni su YouTube, riportato infinite volte sui media e sui social network per via dell’incidente. Per la felicità di Cheerios.