Ci hanno spiegato che dovevamo cambiare il porcellum per poter farci scegliere i parlamentari e perché c’era il rischio ingovernabilità per rischio di mancanza di maggioranze coincidenti alla Camera e al Senato, poiché al Senato il riparto dei seggi (e quindi delle maggioranze del porcellum) andavano a livello regionale.
Poi ci hanno detto che il porcellum è incostituzionale per il distacco tra i voti presi e i seggi raggiungibili col premio di maggioranza, con la Corte che ha sottolineato la disproporzionalità. Bene.
Hanno fatto una legge elettorale che lascia liste bloccate, pluricandidature, premi di maggioranza disproporzionali, alzato le soglie di sbarramento nonostante sia garantita la maggioranza, per eliminare le opposizioni escluso il Movimento 5 Stelle. Temevo che l’obiettivo era, poi, di colpire uniti contro di loro. Ecco questo già sta iniziando.
In tutto questo, non spiegano che con la nuova legge elettorale al Senato rimangono i premi di maggioranza regionali. Finché non cambiano la Costituzione (e dovrebbe essere cambiata da chi è stato eletto in maniera incostituzionale secondo la Consulta…) restano gli stessi problemi del porcellum anche da questo punto di vista!
E’ evidente che per interessi di bottega, il cui primo azionista è il condannato Berlusconi (espulso dal Senato che dovrebbe abolire) e non Renzi, stanno modificando (in peggio) il sistema elettorale voluto da Berlusconi non risolvendo i veri problemi del porcellum. Perché non hanno inserito soglie di coalizione e eventuale doppio turno sull’impianto del porcellum allora? Avrebbe avuto gli stessi effetti, garantendo un minimo di pluralismo.
Con questo impianto vogliono realizzare un bipartitismo forzoso, facendo fuori quasi tutti (eccetto il Movimento 5 Stelle che per ora è sopra il 20 per cento secondo i sondaggi) e renderli subordinati alle due forze bipolari, Pd e Forza Italia. Con sbarramenti così alti al massimo le forze minori possono chiedere qualche seggio di ospitalità nei due partitoni. Non a caso nasce la battaglia intorno alle preferenze anche da chi ha votato senza problemi il porcellum a pochi mesi dalle elezioni del 2006.
Tutto questo è inaccettabile per qualunque sincero democratico, soprattutto questo Italicum, a prescindere da cosa dicano Renzi e i “decisionisti”, non esclude il rischio di nuova incostituzionalità, perché risponde solo di facciata e non realmente alle critiche della Corte Costituzionale.