Segnali dal campoLIBRI IN CAMPO

  A Todi, in un antico Monastero del XIII secolo, ha sede l’Istituto Agrario “Ciuffelli” il più antico d’Italia che quest’anno compie 150 anni. In questi ultimi anni abbiamo assistito ad una cresc...

A Todi, in un antico Monastero del XIII secolo, ha sede l’Istituto Agrario “Ciuffelli” il più antico d’Italia che quest’anno compie 150 anni.

In questi ultimi anni abbiamo assistito ad una crescita delle iscrizioni proprio a favore degli istituti agrari e delle facoltà di agraria, un ritorno alla terra, al bisogno di un’economia reale ma anche la riscoperta di opportunità lavorative, la risposta al desiderio di crearsi una propria attività  attraverso un percorso formativo che fornisca, ai ragazzi,  competenze gestionali, imprenditoriali oltre che tecniche e agronomiche. 

Istituto Ciuffelli è di rara bellezza, con le sue aule spaziose, biblioteca,  sale giochi, campo da calcio, teatro, cantina vinicola, laboratori di trasformazione e lavorazione dei formaggi, settantasei  ettari coltivati e aule “verdi”, banchi in mezzo alla natura per lezioni all’aperto di educazione alimentare e ambientale.

Ciò colpisce, appena arrivati all’istituto Agrario Ciuffelli,  è l’atmosfera laboriosa ma silenziosa, quasi rispettosa dell’ambiente che li ospita, c’è un’energia  vitale che coinvolge tutti: studenti, professori e il personale che ogni giorni lavora per trasformare quel posto un vero caso di eccellenza. Mi ha accolto il collaboratore del Preside, Gilberto Santucci, che con passione,  si dedica a realizzare, per i ragazzi, attività che non si limitano all’insegnamento delle materie di studio, ma vere esperienze di crescita culturale, di arricchimento personale e professionale.

E’ quanto è successo anche ieri, all’inaugurazione del ciclo di incontri “Libri in campo” . Un’iniziativa voluta dell’Istituto con il patrocinio del Comune di Todi, per far riflettere gli studenti su tematiche, fortemente legate alla terra e all’agricoltura. Preservazione del suolo, sostenibilità delle tecniche agronomiche, autonomia alimentare, valorizzazione dei prodotti agricoli, sono alcuni dei temi di grande attualità che vengono toccati durante le presentazioni di sei libri, su cui ogni singolo individuo è chiamato a prendere consapevolezza e che, in particolare, devono divenire parte integrante di chi lavora nella produzione alimentare.  

Ieri ho avuto il piacere di essere ospite dell’Istituto Ciuffelli per la presentazione del mio libro “Perterra. Coltivare il valore del cibo” moderata da sandro Capitani. Vedere il libro in mano a quei ragazzi, che saranno impegnati nei prossimi anni nel portare avanti la tradizione agroalimentare italiana, è stato fonte di grande gioia. Quando i libri vengono letti dai ragazzi prendono una nuova vita e un diverso significato e questo è quanto di meglio possa capitare a un autore.

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