Foto di Luca Onesti
Il sindaco dell’Aquila, Massimo Cialente, si è dimesso. La notizia, qui, è di quasi una settimana fa. Ho avuto l’occasione di incontrare e intervistare Cialente nel marzo del 2012. Da Lisbona, passando per Roma, mi ritorna in mente L’Aquila.
Sono passati quasi tre anni dal 6 Aprile 2009, com’è attualmente la situazione abitativa e come procede la ricostruzione al centro storico? Passeggiando per le vie percorribili del centro, sembra non essere cambiato nulla rispetto a tre anni fa, è così?
Sono circa 40 mila le persone ancora fuori casa, di cui 20 mila in sistemazione temporanea e 15 mila in autonoma sistemazione. Siamo in questa situazione, dopo anni di abbandono. Dopo lo show iniziale dello scorso governo, si sono spenti i riflettori su L’Aquila. Parlando con Mario Monti, gli ho spiegato la situazione, dovuta a una governance che non è stata in grado di fare nulla. Adesso con la nuova ordinanza del governo si cambia rotta, finalmente avremo davvero la responsabilità della ricostruzione della città e del centro storico.
Non è la prima volta che rilascia un’intervista a un giornale, un giornalista, un media. Cosa le preme dirmi riguardo all’informazione in generale. Gli italiani conoscono la situazione aquilana?
Non esattamente. Non me ne voglia nessuno, la storia di questa città e di questa comunità è stata racconta male e parzialmente. Nessuno ha raccontato con chiarezza perché la ricostruzione non sia partita. Sono stato criticato quando ho dato le mie dimissioni prima da Vice Commissario vicario alla ricostruzione e poi da Sindaco, poiché per molti osservatori, sono stati atti causati dalla litigiosità tra le istituzioni comunali e regionali. Le mie dimissioni sono state invece una scelta dovuta per non essere omertoso e complice, rispetto a una governance inefficace.
Lei si è ricandidato alla guida della città, vincendo le primarie di coalizione e affermandosi con il 70% delle preferenze. Perché vuole sedere ancora sullo scranno comunale di primo cittadino?
Devo dirle che ho deciso di ripresentarmi dopo una lunga riflessione; prima di diventare sindaco de L’Aquila, ero un parlamentare, ho deciso di investire totalmente la mia attività politica in questa città dove sono nato. Un atto d’amore per un luogo con diversi problemi già prima del terremoto. Adesso bisogna finalmente ricostruire il centro storico, abbiamo un’esperienza amministrativa, sappiamo dove intervenire. Adesso che saremo finalmente responsabili della ricostruzione, potremo intervenire, rispetto a una governance precedente, voglio ribadirlo ancora una volta, totalmente inefficace e che ha fatto perdere tempo e risorse agli aquilani.
Massimo Cialente è stato confermato sindaco de L’Aquila lo scorso 22 maggio, vincendo il ballottaggio con il 59,19% dei voti
L’articolo è stato tratto da danielecoltrinari.blogspot.it
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