A piedi nudiNew York: incontro degli italiani del PD con Simona Bonafè

L'appuntamento è alle 3 del pomeriggio nel quartiere del Greenwich Village. La neve si è sciolta quasi del tutto lasciando immense pozzanghere d'acqua tra i marciapiedi e bisogna fare attenzione a ...

L’appuntamento è alle 3 del pomeriggio nel quartiere del Greenwich Village. La neve si è sciolta quasi del tutto lasciando immense pozzanghere d’acqua tra i marciapiedi e bisogna fare attenzione a non finirci dentro . Non è la prima volta che il Circolo PD di New York organizza incontri con politici italiani di passaggio nella grande mela. Il Circolo è un laboratorio, un luogo di dibattito politico da cui sono uscite proposte interessanti per il PD su uguaglianza di genere e rimborsi elettorali e diventa un grande motore al momento delle elezioni. Ogni tanto incontrano i leader che transitano di qua. C’è stato D’Alema, c’è stato Grasso e c’è stato anche Ignazio Marino. Ora è il momento della deputata toscana Simona Bonafè. Il tam tam tra iscritti e simpatizzanti è iniziato prima di Natale ma molti non hanno potuto partecipare perchè si sono recati in Italia per le feste. L’attivissima Lucina Di Meco segretaria del partito che ha ricordato fino all’ultimo l’importanza dell’incontro fa gli onori di casa e modera la discussione.

Gli italiani all’estero rappresentano un’enorme risorsa per il nostro Paese, non solo per i loro know how professionali, ma anche per le loro esperienze di vita e hanno molte cose da insegnare all’Italia. E la passione  che trapela dalle domande e dalle considerazioni che fanno sulla vita politica del nostro Paese viene colta e sottolineata dalla Bonafè . C’è chi la prega, forte del suo legame politico con Renzi di dirgli di non far cadere il governo e chi invece la pensa esattamente al contrario. Una piccola Italia democratica è seduta intorno a quel tavolo che rappresenta perfettamente la grande Italia. Pensieri diversi e opinioni opposte che tagliano in due un partito. Non ci possiamo più permettere di stare fermi dice la Bonafè. E’ il momento di agire e Letta lo sa che non si deve più perdere tempo. Meglio andare al voto? chiede qualcuno.  

Già, il voto. Il voto dei nostri italiani all’estero di vecchia e nuova immigrazione è importantissimo. Non si può sottovalutare  perchè  nessuno dimentica che nelle elezioni politiche del 2006 è stato proprio il loro voto a decidere la vittoria di una coalizione.  Ma qualcosa va cambiata… “i collegi per esempio sono enormi e non si sa neanche quanti italiani vivono all’estero”. Esiste un ‘Anagrafe degli italiani residenti all’estero (Aire) a cui si è obbligati a iscriversi dopo do­dici mesi di per­ma­nenza all’estero, ma non tutti lo fanno. Non ci sono sanzioni e al massimo si può ve­nire iscritti d’ufficio.

Insomma qualcosa si dovrà rivedere. Se ne convince anche la Bonafè che ammette che ” bisognerà trovare il canale in cui sviluppare il diritto di voto”.

Fanno parte del Circolo giovani ricercatori, accademici, professionisti della finanza, ma anche immigrati venuti qui da piccoli nel dopoguerra con una forte identità comunista. Un piccolo mondo che tifa per un partito unito perché, secondo loro,  “il PD è l’ unica forza politica in grado di restituire all’Italia stabilità economica e dignità politica non solo a casa, ma anche sulla scena politica europea e internazionale”.

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