Archipelago-townIgnavi. 2.0. La Nuova Accademia Italiana di Architettura.

“ L’anime triste di coloro/ che visser sanza infamia e sanza lodo…..” Chi sono gli ignavi?   Gli ignavi sono coloro che durante la loro vita non hanno mai agito, né nel bene né nel male, senza mai...

“ L’anime triste di coloro/ che visser sanza infamia e sanza lodo…..”

Chi sono gli ignavi?  

Gli ignavi sono coloro che durante la loro vita non hanno mai agito, né nel bene né nel male, senza mai osare avere una idea propria, ma limitandosi ad adeguarsi sempre.

Gli ignavi, popolano l’Antiferno perché Dante non li giudica degni di meritare né Paradiso né Inferno a causa della loro incapacità di prendere posizione.

Gli ignavi sono costretti a girare per l’eternità attorno a una bandiera bianca – simbolo della loro incapacità di schierarsi, in vita, da una piuttosto che dall’altra parte – punti da vespe e mosconi. Il loro sangue, unito alle loro lacrime, si mescola al fango dell’Inferno, come se questi dannati fossero dei cadaveri, morti viventi sepolti vivi, con il corpo straziato dai vermi.

La Nuova Accademia Italiana di Architettura, a tre settimane dalla pubblicazione dei risultati dellAbilitazione ‘Scientifica’ Nazionale sembra popolati da molti ignavi, ossia tutti i docenti di ruolo che, nonostante l’esplosione di polemica che tale pubblicazione ha suscitato, rimane in silenzio.

Tante statue di sale che hanno perso la (spesso ben oliata) favella.

Si dice che in tempi di grandi crisi morale, chi si dimostra incapace di prendere posizione, sia da includere tra i casi più acuti di ignavia e penso si possa suggerire che l’assordante silenzio dei vecchi e nuovi ‘accademici’ sul tema sembra mettere in pratica uno straordinario esercizio di ignavia, o comunque di silenziosa approvazione dello status quo.

Questo popolo di nuovi ignavi―Ignavi 2.0?―sembra comprendere anche tutti coloro che la stampa generalista e non ha eletto, per vie delle altre attività professionali che esercitano, ad esponenti illuminanti, o progressisti. O semplicemente conosciuti dai più, anche grazie alla esposizione mediatica, come ad esempio, per nominare il caso più eclatante, del professore che, lo scorso autunno, ha ‘chiamato a raccolta’  i grandi nomi―o erano i grandi rincoglioniti?― dell’architettura internazionale per introdurre le celebrazioni per il 15oesimo anniversario del Politecnico di Milano.

Le (meste) celebrazioni per l’immagine della Nuova Accademia Italiana di Architettura che la pubblicazione dei risultati dell’Abilitazione ‘Scientifica’ Nazionale ha delineato rimangono a porte chiuse.

Senza infamia. Senza lode.

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