Ci ritroviamo da giorni a sentire e commentare velenose polemiche. I 5 Stelle che alzano i livelli di scontro verbale gli altri, principalmente il Pd, che parlano di squadrismo, fascismo, eversione. Dimenticando di affrontare le gravi questioni celate da queste urla mediatiche. Urla animate anche dal presidente della Camera che, come fa la peggior politica, utilizza un tema per nascondere l’altro. Si può evitare di dare la solidarietà alla Boldrini per le offese e gli insulti ricevuti? Ovvio che no. Si può evitare di non vedere di cosa non parla la Boldrini? Altrettanto no.
Non si parla del fatto che il governo ha prodotto un decreto (uno dei tanti, che Letta aveva detto di voler limitarne l’uso) in cui si mescolano la cancellazione dell’Imu con la questione Bankitalia. E’ stata Rosi Bindi a dire che in passato non gli era permesso di ottenere di aggiungere un tema a un altro non omogeneo. In realtà il legame c’è: dalla questione Bankitalia il governo ricaverebbe i soldi per l’Imu.
Ma cosa è successo?
La Banca d’Italia compartecipa alla gestione delle politiche monetarie. Riceve il diritto di signoraggio sulle monete (quello sulel banconote spetta alla Bce). Sono soldi utili per il mantenimento delle strutture e come riserva. Bankitalia ha accumulato risorse che dovrebbero essere pubbliche. Bankitalia ha però quote divise tra banche che erano pubbliche ma poi sono state privatizzate. Non hanno (o almeno non dovrebbero avere) voce in capitolo sulle decisioni dell’ente. Detengono insieme un capitale di 156mila euro, che il governo vorrebbe portare a 7.5 miliardi. I soldi non ce li mettono le banche ma si usano “miracoli contabili” con la garanzia delle riserve che dovrebbero essere dello Stato, cioé nostre.
Le banche hanno poi un limite di quote il cui eccesso deve essere rivenduto. Se non le compra alcun privato può riprenderle la stessa Bankitalia, che pagherà con soldi veri, i nostri. Tra i possessori delle quote c’è tra l’altro il Monte dei Paschi di Siena. Con questa iniziativa lo Stato si prende subito soldi dalla tassazione sulle operazioni e le banche si ritrovano soldi dal nulla, senza vincolo alcuno di aiutare imprese e famiglie con quel denaro.
Per realizzare questa operazione si è deciso il decreto Imu-Bankitalia che il Movimento 5 Stelle voleva bloccare facendo ostruzionismo. Erano dsposti ad allentarlo se fossero state separate le due cose, ma governo e maggioranza sono andati avanti come se nulla fosse. Il presidente della Camera Boldrini ha deciso di usare la “ghigliottina”, cioé bloccare la discussione parlamentare e votare, poiché il rischio è che decadesse il decreto alla mezzanotte.
In tv si sono prodigati a spiegare che è la prima volta che si usa nella storia repubblicana. Fare informazione completa sembra ormai un optional: questa opzione nacque nel 1997 (prima non c’era) ed è valida solo per il Senato.
Non c’è nel regolamento della Camera alcun riferimento a questo dispositivo.
E non lo dicono solo i 5 Stelle ma persino il partito che l’ha contributa a farla eleggere, Sinistra Ecologia e Libertà. Sul sito del partito di Vendola è Elettra Deiana a menzionare la cosa, criticando Laura Boldrini e i metodi usati per approvare questo decreto, ovviamente non dimenticando di contestare l’operato dei parlamentari 5 Stelle.
Questa è la cosa che sembra non vogliano far sapere a tutti, per questo a ogni provocazione spesso esagerata dei 5 Stelle si provoca una reazione più forte e urlata di coloro che hanno partecipato a questa orrenda decisione. Ogni azione di ogni singolo simpatizzante 5 Stelle diventa un caso nazionale, ogni commento facebook fuori luogo (molti pessimi) viene ripreso da giornali e tv.
E ci si dimentica della vera questione.
P.s.: quanti sanno che all’occupazione degli scranni governativi hanno partecipato anche deputati di Fratelli d’Italia? Quanti sanno chi ha votato a favore e chi contro il decreto Imu-Bankitalia?