L’alleanza tra la Russia di Vladimir Putin e la Lega Nord di Matteo Salvini si fa sempre più solida. Sembra fantapolitica, ma a poco a poco sta diventando realtà. Dopo aver incontrato esponenti del partito russo a Torino lo scorso dicembre durante il congresso che lo ha incoronato segretario, l’europarlamentare ha deciso di prendere posizione sulla guerra civile in corso in questi a Kiev, in Ucraina. «Temo che non sia una “rivolta spontanea”» scrive Salvini su Facebook «ma sostenuta da chi, a Berlino, Bruxelles e Washington, vuole far pagare a Putin la sua autonomia, e vuole prendersi a buon mercato le ricchezze ucraine». Presa di posizione chiara, alla vigilia delle elezioni europee che si preannunciano a forte impronta anti-europeista per il Carroccio. Ma non c’è solo questo. Da qualche giorno è nata a Milano un’associazione culturale Lombardia-Russia per sviluppare rapporti di scambio e, sopratutto, per raccontare quanto accade a Mosca «in modo diverso». L’alleanza si definisce «apartitica», ma si colloca in un’area molto vicina alla Lega Nord di Salvini: alla presentazione al Pirellone erano presenti i consiglieri regionali Jari Colla e Fabio Rolfi. Non solo. Il presidente onorario di Lombardia-Russia è Alexey Komov, ambasciatore del Congresso mondiale delle famiglie all’Onu. Presidente è Gianluca Savoini, vice-presidente del Corecom Lombardia, mentre segretario generale è Max Ferrari, ex direttore di Telepadania.
«Vogliamo dare un’informazione corretta su quello che sta succedendo in Russia» spiega Savoini «ci sono persone che rimpiangono l’Unione Sovietica e dipingono Putin come un dittatore, ma la Russia non è un paese autoritario». Il punto di riferimento, insomma, è la visione del mondo di Vladimir Putin, annunciata a Valdai 2013: identità, sovranità, tradizione. Tutti argomenti che la Lega Nord vuole cavalcare. E che diversi esponenti sostengono sia «viva anche in una regione come la Lombardia». Per questo motivo, alla conferenza stampa di presentazione è stato detto che saranno organizzati eventi per spiegare la Russia a chi sta in Lombardia e coltivare contatti. «L’esigenza di una nuova associazione – si legge nel sito internet – nasce dal fatto che malgrado milioni di europei guardino con simpatia alla Russia e al suo presidente, tutta la stampa sia schierata in maniera pregiudiziale contro Mosca e sia impossibile trovare una fonte obiettiva presso cui informarsi». Sul sito (http://www.lombardiarussia.org/) il primo pezzo è contro Vladimir Luxuria. «Come credete sia finita la storia?» si legge «Con Guadagno-Luxuria che nel pomeriggio di ieri annuncia, urbi et orbi, di essere libera e che sarà presente alle Olimpiadi. A dimostrazione che in Russia non mangiano i bambini e nemmeno i trans». Le polemiche sono assicurate.