Pippo Civati e Gianni Cuperlo
Quelli che minacciano di uscire dal partito, come da manuale dell’aspirante Turigliatto.
Quelli che rivogliono indietro la carica di segretario, come ogni primarepubblichino che si rispetti.
Quella freccia scoccata alle spalle, mentre cammini senza rete sul filo, nell’ora cruciale.
Quell’ottuso malcostume culturale, prima che politico.
La fiera delle velleità.
La tattica come massimo disegno.
La parrocchia come aspirazione suprema.
L’eterno ritorno del cupio dissolvi.
Personaggi minori, comparse della storia.
Perduti.
Irredimibili.
Gianni e Pinotto