“Su una cosa non ho dubbi: o vinciamo, o stavolta davvero me ne vado a casa. E non scherzo”. Beppe Grillo, 3 aprile 2014, Repubblica.
Grillo a Firenze: «Vinciamo noi, poi faremo un referendum sull’euro» 22 maggio 2014, Corriere.
“Non vinciamo, ma stravinciamo” Grillo, 23 maggio, quotidiano.net
“Se vinciamo Napolitano va via” Grillo, 20 maggio, Rai News
“Se vinciamo, io e Beppe Grillo siamo pronti a fare i ministri” Gianroberto Casaleggio, 21 maggio, Fatto Quotidiano
“E’ già realtà. Abbiamo vinto, ma per precauzione tutti adottino un indeciso”. Alessandro Di Battista, 23 maggio, Roma, Il Tempo.
Bene dai, ora con quei 15 più o meno grillini nel parlamento europeo su 751 parlamentari (1,99 % degli europarlamentari, ripeto UNO VIRGOLA NOVANTANOVE PER CENTO DEGLI EUROPARLAMENTARI) rigirate l’europa.
Spaventate la Merkel.
Bloccate il fiscal compact.
Minacciate la Germania affinché faccia gli eurobond.
Dai, forza. Dite che l’Italia fa il referendum per togliere l’euro. Coraggio!
Dai che c’è anche la lega.
E fratelli d’ital.. ah no. Non sono loro entrati.
Che tra parentesi, Renzi “il premier non votato che nessuno vuole” è invece il “premier più fiduciato d’europa” insieme alla signora Merkel.
L’unico interlocutore forte per la Merkel e nel parlamento europeo da parte di partner o ‘avversari’ stranieri è lui.
Chiudi la porta quando esci, grazie.