Sogni di meritoI sindacati si scusino per Piero Pelù (licenziato da Renzi) e per tutto.

Ieri Piero Pelù ha letto un' invettiva contro Renzi, facendo una gaffe sull' elemosina degli 80 euro mensili (sono pochi per un cantante più che benestante, certo non sono pochi per chi prende meno...

Ieri Piero Pelù ha letto un’ invettiva contro Renzi, facendo una gaffe sull’ elemosina degli 80 euro mensili (sono pochi per un cantante più che benestante, certo non sono pochi per chi prende meno di 25.000 euro lordi all’anno).

Ma come mai tanto rancore?

Vediamo come Pierò Pelù guadagnava da vivere oltre che con la sua musica:

Pelù fu Direttore Artistico dell’Estate Fiorentina, impiego con il quale guadagnava ben 72.000 euro all’anno dal comune fiorentino, NOMINATO (non eletto) dal vecchio sindaco Domenici. 

Renzi nel 2009 è stato eletto e subito lo ha sostituito con il bravo Riccardo Ventrella, Direttore del Teatro della Pergola.

Il sostituto di Pelù non ha mai percepito soldi per il nuovo incarico. Nonostante, essendo il sostituto meno famoso e molto meno pagato dai nostri soldi di Piero Pelù, a Firenze arrivarono personaggi del calibro di Springsteen, Madonna, i Radiohead e tanti altri.

I sindacati dovrebbero pensare ad organizzare un bel concerto per la festa del lavoro vero. Non di proteste per ex secondi lavori eccessivamente remunerati con soldi nostri a “cantanti d’area”.

Ieri inoltre vi sono state le parole di sempre: “lavoro, lavoro, lavoro”, “il Governo deve crerare lavoro”, che il Governo dovrebbe fare questo e quello.
 

Nessuna parola su, ad esempio, i 400 sindacalisti su 2000 lavoratori in permesso sindacale alla Polizia Municipale di Napoli.
 

Niente sulle distorsioni ai nuovi entranti sul mercato del lavoro, che DEVONO (esatto: devono) PAGARE le pensioni ai privilegiati che in pensione ci sono già.
 

Nulla sul fatto che loro, i “leader” dei sindacati, non hanno MAI messo piede in una fabbrica, o in un Call Center, o in uno studio professionale, come lavoratori.
 

Una frase è stata però ribadita: “Ma come, il Governo pensa di riformare la Pubblica Amministrazione e non ci ha consultato”
Vi hanno consultato per sessant’anni e abbiamo visto i risultati, invece di chiedere lavoro dovreste chiedere scusa.

twitter @gioviravetta