Correva l’anno 1976, quando un gruppo di ragazzi di un paesino della Basilicata, Bernalda, che molti anni dopo sarebbe diventato famoso perchè meta scelta dalla famiglia Coppola come buen retiro estivo, decisero di rendere cosa concreta una loro passione: la radio.
Nacque così Radio Bernalda 103mhz, la prima radio libera lucana che per più di 20 anni ha raccontato con parole e note il tempo e lo spazio.
Oggi, a distanza di 38 anni, un’altra radio, RadioRaptus Bernalda, nata sul web con il linguaggio della modernità, decide di rendere omaggio a quella storia realizzando un docimentario che ne possa raccontare gli esordi e gli aneddoti più curiosi, sapientemente miscelati ai fatti della storia e della cultura italiana, che l’hanno caratterizzato.
“E’ un omaggio al sogno, all’utopia; ad un gruppo di ragazzi e ragazze che, nel 1976, decisero di entrare nella storia del nostro paese e nelle nostre case in punta di piedi, e di marciare verso l’avvenire al ritmo dei rullanti della musica anni ’70. Raccontare un sogno è un po’ riviverlo, con i suoi suoni e le sue sfumature, dal seppiato al technicolor. Abbiamo chiuso gli occhi e respirato l’aria di quei giorni. Ed era troppo tardi per tornare indietro.”
Così gli animatori del progetto raccontano la ragione per cui hanno deciso di riprendere, in tutti i sensi, quell’esperienza e di raccontarla a chi, probabilmente, ne ha sentito solo parlare attraverso i racconti di chi l’ha fondata o di chi l’ascoltava.
C’è un sito, che promuove il progetto e sul quale è possibile anche dare un contributo per la realizzazione di questo documentario. Una storia collettiva è una narrazione di un’intera comunità, e quale formula migliore se non il crowdfunding per riallacciare emozioni, sentimenti e ricordi?