Il sistema Galan si è retto per vent’anni grazie al grandissimo consenso elettorale di cui ha goduto l’asse Forza Italia/Lega. Leggo da più parti epiteti quali “ladro”, “farabutto”, “manigoldo”, insomma cose così. L’onesta intellettuale imporrebbe però un minimo di autocritica da parte del cd popolo serenissimo, che si è dato con il voto il Governatore che oggi viene così pesantemente insultato.
Onestà intellettuale vorrebbe anche che si ammettesse che in questi lunghi anni, gli amici e gli amici degli amici del “doge”, hanno potuto godere di privilegi economici e politici dei quali oggi nessuno fa cenno.
Piccoli tribuni/politici locali, professionisti devastatori di territori, dirigenti della nostra Sanità…tutti ben introdotti in vantaggiosi meccanismi di potere. Insomma l’arresto di Galan è solo la punta dell’iceberg, la montagna silenziosa di chi non ha voluto vedere, di chi non ha voluto sentire o di chi ne ha semplicemente approfittato. In galera è finito il polentone, ma, dietro la lavagna, gli invitati di pietra sono tantissimi.