In effetti in questo paese la memoria non si coltiva. E se i politici ne hanno poca, i cittadini ne hanno ancor meno.
Ma comunque la si pensi di questa riforma del Senato, non si può dire che Renzi non abbia spinto per realizzare quasi quanto prospettato dall’Ulivo di venti anni fa.
Ecco infatti le “tesi programmatiche per l’Ulivo”, del 1995.
“Quello che hai ereditato dai tuoi padri conquistalo per possederlo”. (proverbio Sioux)
Tesi n° 4 | Torna all’Indice delle Tesi |
Una Camera delle Regioni
La realizzazione di un sistema di ispirazione federale richiede un cambiamento della struttura del Parlamento.
Il Senato dovrà essere trasformato in una Camera delle Regioni, composta da esponenti delle istituzioni regionali che conservino le cariche locali e possano quindi esprimere il punto di vista e le esigenze della regione di provenienza.
Il numero dei Senatori (che devono essere e restare esponenti delle istituzioni regionali) dipenderà dalla popolazione delle Regioni stesse, con correttivi idonei a garantire le Regioni più piccole.
Le delibere della Camera delle Regioni saranno prese non con la sola maggioranza dei votanti, ma anche con la maggioranza delle Regioni rappresentate.
I poteri della Camera delle Regioni saranno diversi da quelli dell’attuale Senato, che oggi semplicemente duplica quelli della Camera dei Deputati. Alla Camera dei Deputati sarà riservato il voto di fiducia al Governo. Il potere legislativo verrà esercitato dalla Camera delle Regioni per la deliberazione delle sole leggi che interessano le Regioni, oltre alle leggi costituzionali.