Parlare con i limoniIl suicidio di Luis Miguel Chiasso ovvero come sta nascendo una nuova teoria del complotto

Luis Miguel Chiasso era un carabiniere di 30 anni. E' stato trovato senza vita nella caserma in cui prestava servizio e ha lasciato un lungo post su Facebook dove ha affermato di essere Adam Kadmon...

Luis Miguel Chiasso era un carabiniere di 30 anni. E’ stato trovato senza vita nella caserma in cui prestava servizio e ha lasciato un lungo post su Facebook dove ha affermato di essere Adam Kadmon, di lavorare per i servizi segreti e di essere venuto così a conoscenza dei misteri che poi rivelava in televisione e nei libri con questo pseudonimo. “Purtroppo” -si legge sempre in questo post- “sapere determinate cose porta delle responsabilità. Mi resta poco da vivere, so già che stanno arrivando per chiudere la mia bocca per sempre.” E’ stato ucciso da un colpo di pistola al cuore, quasi sicuramente un suicidio. La porta della sua stanza era chiusa dall’interno e poco prima della morte, aveva chiamato il 112 in stato confusionale. Le indagini, ad ogni modo, sono ancora in corso. 

In tanti, invece, si sono affrettati a ribadire che Luis Miguel non si sia suicidato e che invece sia stato ucciso. Su Internet si è scatenato il tam tam e, in tanti, credono si tratti veramente di Adam Kadmon. Adam Kadmon è un popolare personaggio di punta della trasmissione “Mistero” di Italia 1, l’esperto di presunti fenomeni paranormali e sostenitore di varie teorie del complotto (dal signoraggio alle teorie alternative sull’attentato dell’11 settembre) che parla con il volto seminascosto per proteggere la sua identità. Il New York Times gli ha dedicato un articolo e Adam Kadmon sostiene, infatti, di rischiare la vita a causa delle sue rivelazioni e di aver già subito rappresaglie per questo. Dopo che la notizia ha iniziato a circolare, l’ufficio stampa di Adam Kadmon si è affrettato a smentire la notizia del suicidio, come qualsiasi legame fra il personaggio di Italia 1 e il ragazzo suicida. E’ stata smentita anche la sua appartenenza ai servizi segreti.

Per quanto la storia sia piena di testimoni scomodi “fatti suicidare”, appare improbabile che questo caso sia uno di questo. Non emerge da nessuna parte, alcun legame fra Luis Miguel e misteri dei quali sarebbe stato un testimone da eliminare. Analizzando il suo profilo, emerge invece una passione per l’esoterimo e il complottismo. Ad esempio, il 6 novembre aveva scritto:Piuttosto che riscrivere i libri di testo,della scienza ,delle religioni, della storia crediamo che sia il caso di investigare a fondo se non vi siano altre spiegazioni, più semplici. Questi scienziati dimenticano che è stato registrato un eccesso di energia non riconciliabile con nessuna reazione chimica, un eccesso di fede non riconciliabile con nessuna spiegazione scientifica, e Darwiniana. Questo pure contrasta con 100 anni di esperienza. In un certo senso contrasta con le esperienze ufficiali degli ultimi 500 anni.”

Il 14 settembre invece aveva postato un video su Gheddafi. In questo filmato, l’ex dittatore affermava che gli Stati Uniti fossero i responsabili degli attentati alle Torri Gemelle. Il video era stato condiviso, aggiungendo: “In memoria del fratello Gheddafi, dire la verità porta delle responsabilità e delle conseguenze. Avvolte non tutti sono pronti a sapere la verità, preferiscono sapere e vivere nella menzogna. Come se il problema non esistesse, forse perché ci si sente impotenti e non in grado di cambiare il Sistema.” 

Mentre le indagini proseguono, migliaia di siti e blog danno per certo che questo ragazzo sia stato ucciso. Un giornale locale, Orvietonews, ha riportato un lunga serie di presunti misteri intorno a questa storia. E’ una sintesi della “prove” che circolano su Internet e che portano avanti la teoria dell’omicido. Sono molto confuse e spesso in contraddizione fra loro. Ad esempio si nega che l’ultimo post sia stato scritto da Luis Miguel, ma da qualcuno che avrebbe violato il suo profilo Facebook, forse per lasciare un messaggio o per depistare le indagini ma al tempo stesso ci si domanda lo strano comportamento del “vero” Adam Kadmon che ha rimosso il post dove smentiva la sua morte. In effetti quel post è sparito da Facebook senza spiegazioni. Tuttavia va detto che al termine della smentita, l’autore del post aveva annunciato una smentita ufficiale nelle prossime puntate di Mistero. Aver usato, anche involontariamente, la morte di un ragazzo per farsi pubblicità aveva scatentato forti polemiche. Per il rasoio di Occam è più probabile che sia questa la ragione della sparizione della smentita.

Insistendo sulla teoria che Luis sia Adam, si fa notare poi la similutidine fra le cose che scriveva Luis su Facebook e ciò che sostiene Adam Kadmon in televisione. Ovviamente ciò non dimostra nulla, è più probabile che Luis sia stato ispirato da Adam. Infine si arriva ad un ragionamento incredibile: nel post d’addio si cita il filosofo inglese John Locke. Locke teorizzò il diritto alla resistenza. Perché questa citazione? Perché un autore che appartiene alla massoneria? John Locke è anche un personaggio del film Lost. John Locke è stato adottato, esattamente come Luis. Cosa dovrebbe dimostrare questo giro mentale non è dato sapere.

Ecco come nasce una teoria del complotto. Queste che vengono presentate come prove dell’omicidio, di un mistero che s’infittisce in realtà non provano nulla. Perché non c’è alcun mistero e queste presunte prove ne sono la dimostrazione più tangibile. Resta il dramma di un ragazzo che a 30 anni si è tolto la vita e forse lo ha fatto solo perché è rimasto schiacciato dalle paranoie in cui aveva finito per credere. Un dramma terribile, un dolore vero che va rispettato, senza costuirci sopra pseudomisteri o speculazioni utili solo ad ottenere un clic in più.

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