Kaboom! Ascensore totem

Il blog Urban Cairo ogni tanto si prende una pausa. A volta è di riflessione, altre si ferma semplicemente perche’ la sua autrice ha bisogno di dedicarsi ad altro. Poi (si) riprende. Questa volta s...

Il blog Urban Cairo ogni tanto si prende una pausa. A volta è di riflessione, altre si ferma semplicemente perche’ la sua autrice ha bisogno di dedicarsi ad altro. Poi (si) riprende.

Questa volta sono nelle Marche.

Nel centro storico di Senigallia, tra via Marchetti e via San Martino, all’interno di un edificio storico resaurato da poco, c’è Kaboom, un interessante intervento di architettura urbana ad alta tecnologia che è anche un pezzo d’arte. E’ opera dell’artista siciliano Ignazio Mazzeo che ha trasformato in chiave contemporanea un ascensore di dodici metri d’altezza posto nel corpo scala interno di un palazzo.

L’architettura urbana gioca con questi luoghi-non-luoghi, spesso percepiti come spazi anonimi e freddi. E’ strano trovarsi di fronte a questa possente struttura d’acciaio e non avere voglia di salirci su, preferendo invece fare tre piani di scale a piedi per ammirarla come se fosse un totem.

Foto di Sauro Sellari
 

“È un’opera di confine. Tra pittura e scultura, tra scultura e istallazione, tra reale e immaginario, struttura indipendente e integrata al tempo stesso”, spiega la curatrice Elisa Sellari. L’ascensore di 12 metri d’altezza è stato elaborato con bassorilievi in ferro dipinto ad olio. Si tratta di oggetti galleggianti, e uova sospese rubate all’universo surreale di Bosch e Dalì, “artisti sempre presenti nell’opera di Ignazio Mazzeo” continua Sellari, “che suggeriscono forse una rinascita, quella della creatività che si libera e travolge lo spazio che ci circonda”. Efficace anche la scelta dei colori. “L’azzurro dello sfondo non è soltanto un colore, ma è un paesaggio, uno stato d’animo, una sospensione racchiudendo in sé tutto lo spettro dei colori, perché composto non solo di giallo e blu ma anche di rosso, diventa un colore mentale, misterioso che coinvolge la dimensione percettiva ed emotiva di chi lo osserva”.

Foto di Sauro Sellari

Un bel progetto, insomma, che risponde all’esigenza di rivalutare la vita quotidiana a partire dai luoghi che ci circondano e suggerisce una via alternativa nella costruzione dello spazio abitativo.

Ma c’è anche dell’altro.

Kaboom è un suono onomatopeico tipico dei fumetti che ricorda una esplosione. Per una realtà più provinciale come quella marchigiana, un intervento del genere rappresenta una novità assoluta e anche una forte apertura al mondo della creatività, soprattutto da parte di privati, imprese, architetti e cittadinanza tutta. Quindi Kaboom va inteso come l’esplosione della creatività e dell’arte anche in contesti diversi dai soliti luoghi deputati alle arti.

Kaboom prende forma da un rapporto di perfetta sinergia tra committenza, progettisti, impresa e artista: l’artista abbiamo detto è Ignazio Mazzeo, mentre lo studio d’architettura è Cpiua e l’impresa edile Muretto. Ma davvero nulla sarebbe stato possibile senza l’intervento della curatrice Elisa Sellari di MAC – Manifestazioni Artistiche Contemporanee. Sarà visitabile fino 31 gennaio 2015, grazie alla sensibilità dei proprietari dell’edificio. L’intenzione è quella di renderlo fruibile anche in futuro.

Foto di Sauro Sellari

Le newsletter de Linkiesta

X

Un altro formidabile modo di approfondire l’attualità politica, economica, culturale italiana e internazionale.

Iscriviti alle newsletter