Fumo di chinaRadici

Tra le tante attenzioni del fumetto ben prima che in altri ambiti dei mass media, non è forse nota a tutti quella ai temi ecologici del pianeta. L’esempio più eclatante è stato Mister No di Sergio ...

L’esempio più eclatante è stato Mister No di Sergio Bonelli, dove fin dall’esordio nel 1975 dallo sfondo delle avventure emergeva con forza il rapporto con la natura, senza remore nel mostrare bellezze ma anche contraddizioni da “inferno verde” della foresta amazzonica, mentre ormai da alcuni anni la gran parte dei fumetti prodotti nel Bel Paese viene realizzata su carta PEFC, che rispecchia il Programme for Endorsement of Forest Certification avviato nel 1988 e attivo in Italia dal 2001.

Dopo il debutto in proprio con I palazzi e altri tre anni di lavoro con anteprime sul proprio blog, lo scorso novembre è uscito Radici (84 pagine, 10 euro), nuovo fumetto progettato, disegnato e autoprodotto dal lecchese Giorgio Pandiani, 31enne grafico e sviluppatore multimediale con alcune pubblicazioni nella Scuola di Fumetto di Milano alle spalle.

Disponibile in versione cartacea (che contribuisce a finanziare la pulizia dei boschi liguri) e digitale, quest’opera apre una trilogia che nel pieno del racconto vuole narrare del rapporto “tra gli uomini e l’ambiente in cui vivono, in particolare con le piante. Le copie cartacee sono state stampate usando solo energie rinnovabili, su carta riciclata e con inchiostri a cera. Il fumetto è stato creato usando meno materiali possibili (acqua, china e carta)”.

La vicenda è ambientata nel territorio lecchese dove l’autore vive (“volevo parlare di cose che conosco, ma allo stesso tempo non volevo un’ambientazione che fosse la copia fedele della realtà: ad esempio, la SS 36 è inequivocabilmente lei, ma le montagne sullo sfondo non corrispondono sempre esattamente a quelle originali”) e, nonostante il tratto naïf, riesce a incuriosire e appassionare fino alla (momentanea) conclusione.

S’intuisce ben presto che le cose non sono come sembrano, i personaggi sembrano reali e non macchiette da telefilm, le ambientazioni sono ben ricostruite. Unica nota stonata è forse il lettering (purtroppo storicamente in Italia), che rischia di sminuire un prodotto a tutti gli effetti professionale: ma in fondo è un peccato veniale.
 
Pandiani ha anche realizzato una pagina Facebook e un efficace teaser trailer a supporto del fumetto, ordinabile qui e con alcune tavole in anteprima a questo link.

Le radici sono elementi essenziali sia nel mondo vegetale che quello animale, è anche l’uomo non fa eccezione: occorrerà almeno un paio d’anni, ma il seguito di questa storia autoprodotta si annuncia interessante.

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