Fumo di chinaLupo Alberto

Non tutti lo ricordano quanto si dovrebbe, ma in Italia esiste un fumetto che ha appena festeggiato i suoi primi 40 anni, da decenni ha scalzato nientemeno che i Peanuts di Snoopy e Charlie Brown n...

Non tutti lo ricordano quanto si dovrebbe, ma in Italia esiste un fumetto che ha appena festeggiato i suoi primi 40 anni, da decenni ha scalzato nientemeno che i Peanuts di Snoopy e Charlie Brown nel merchandising nazionale (maglietti, zaini, astucci e così via), adattato in una serie tv animata, sbarcato perfino su TV Sorrisi e Canzoni, nonché testimonial per un Ministero nel 1992 in una campagna d’informazione sull’Aids (salvo poi chiederne la rimozione, ma questa è un’altra storia).

Si tratta del Lupo Alberto di Guido Silvestri in arte Silver, che continua a uscire con avventure vecchie e nuove nel mensile (86 pagine a 3,50 euro) che giusto trent’anni fa inaugurò la veste editoriale ormai nota come “formato Lupo Alberto”, con due strisce una sopra l’altra, autoconclusive oltre che lunghe due o più pagine.

In un Paese dove le strips nazionali sono da tempo ridotte all’osso (sopravvivono in alcune riviste come il Giornalino e poche altre, fra cui en passant anche Fumo di China), colpisce vedere come le vicende della fattoria McKenzie proseguano senza perdere di vitalità e appeal. Soprattutto colpisce il legame identitario – anche in epoca di “società liquida” e rapporti via web – con i giovani lettori, che vedono nella banda del Lupo e il cane Mosè, Enrico la Talpa e la sua Cesira amici fidati a cui confidare paure e insicurezze.

Se da tempo infatti i fumetti sono qualcosa di più (e lo vediamo ogni giorno, tra film, telefilm e videogiochi), da molto tempo quelli del Lupo lo sono in un senso ancora ampio, tanto che non è esagerato parlare della community raccolta attorno le sue pagine come di un vero e proprio social network ante litteram. Ne sono tuttora testimonianza rubriche come “La posta di Ross”, “Aiuto Psic” e “Noi 2”, che si affiancano senza alcun stridore alle storie lunghe (in questo numero di marzo la ristampa “L’affare del criptarifiuti” firmata da Casty & Giacomo Michelon e l’ospite “Kika, la ragazza dei gatti” di Massimo Cavezzali & Andrea Camerini).

Mentre in libreria sono usciti i primi due volumi della ristampa integrale in volumi orizzontali Panini Comics, che ha per ora ripresentato tutte le avventure dei primi dieci anni, il mensile conferma la vitalità del personaggio nella cultura italiana… ammesso che questa se ne accorga.

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